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Personaggi Illustri in Campania

  • Publio Servilio Vatia

    Il potente proprietario della villa fortificata sul promontorio che delimita la spiaggia di Cuma, Publio Servilio Vatia, nacque a Roma nel 120 a.C. ed era nipote di Quinto Cecilio Metello Macedonico, altro personaggio di spicco della Roma repubblicana. A soli vent’anni, Publio partecipò all’azione militare del Senato contro Lucio Appuleio Saturnino, alleato di Mario. 

  • Edwin Cerio

    Figlio di Ignazio, portò avanti l’opera del padre, mettendo le sue competenze tecniche al servizio dell’isola. Nato a Capri il 28 giugno 1875, Edwin Cerio, come tutti gli isolani interessati a proseguire gli studi, dové lasciare presto l’isola, per frequentare il Nautico e poi per laurearsi in ingegneria meccanica e navale a Genova.

  • Maksim Gorkij

    (l’amaro) è lo pseudonimo di Aleksej Maksimovič Peškov, che nacque a Niznij Novgorod il 28 marzo 1868. Rimasto orfano da piccolo, fu cresciuto dalla nonna alla cui morte, appena diciannovenne, tentò il suicidio, per poi mettersi in viaggio a piedi per cinque anni, raggiungendo ogni angolo della Russia e facendo i più diversi lavori per mantenersi.

  • Amedeo Maiuri

    Uno dei grandi protagonisti dell’archeologia del Novecento, che diede un impulso decisivo alla conoscenza della storia antica della Campania. Amedeo Maiuri era nato a Veroli il 7 gennaio 1886 e, dopo gli studi classici, si era laureato in Lettere, per poi trasferirsi a Napoli come ispettore presso il Museo Archeologico Nazionale.

  • Ignazio Cerio

    Un caprese d’adozione che dedicò la vita all’isola amatissima, scoprendone i “segreti” più affascinanti. Abruzzese di Teramo, dove era nato il 28 febbraio 1840, Ignazio Cerio studiò medicina, laureandosi ad appena vent’anni, avviato dal padre alla carriera militare.

  • Lenin

    Una partita a scacchi memorabile. A giocarla era stato Vladimir Ulic Ulianov detto Lenin (22 april 1870 – 21 gennaio 1924) con Bogdanov a Capri, dove il padre della Rivoluzione russa era approdato per la prima volta il 23 aprile del 1908, ospite dell’amico Maxim Gorkij, che da tempo lo aveva invitato.

  • Curzio Malaparte

    Cinquantanove anni vissuti sempre a mille, scelte di campo senza sfumature, personalità controversa, Curt Erich Suckert, noto con lo pseudonimo di Curzio Malaparte, madre italiana e padre tedesco, era nato a Prato il 9 giugno 1898. Studi classici, a soli sedici anni all’inizio della Prima Guerra Mondiale si era arruolato volontario nella Legione straniera per poi passare sottotenente nell’esercito italiano, guadagnandosi la medaglia di bronzo.

  • Ferdinando II di Borbone

    Ferdinando II di Borbone Figlio di Francesco I, nacque a Palermo il 12 gennaio 1810 quando la corte borbonica era in Sicilia a causa dell’occupazione francese di Napoli. Salì al trono del Regno delle Due Sicilie a vent’anni, l’8 novembre 1830, nel 1832 sposò Maria Cristina di Savoia, che morì di febbre puerperale dopo aver dato alla luce l’atteso erede Francesco.

  • San Giovan Giuseppe della Croce

    Il patrono dell’isola d’Ischia e compatrono della città di Napoli, nacque con il nome di Carlo Gaetano Calosirto nel borgo di Ischia Ponte il 15 agosto 1654. Figlio di una nobile famiglia residente sul Castello, compì gli studi classici presso gli Agostiniani.

  • Alfonso I d’Aragona

    Il primo sovrano aragonese di Napoli, Alfonso di Trastàmara detto il Magnanimo, nacque a Medina del Campo il 24 febbraio 1396. Salito sul trono di Aragona alla morte del padre Ferdinando nel 1416, mentre i fratelli si occupavano di consolidare il controllo della dinastia in Castiglia, Alfonso si fece finanziare dalle Cortes le spedizioni per la conquista della Sardegna e per un tentativo non andato a buon fine di occupazione della Corsica.

  • Giotto

    Straordinario talento artistico, Giotto di Bondone nacque a Vicchio, nel Mugello, forse nel 1267. Le notizie sui suoi primi anni sono scarne e non è storicamente comprovato neppure che sia stato allievo del grande Cimabue.

  • Ferrante d’Avalos

    Il marchese di Pescara Francesco Ferrante, figlio di Alfonso II d’Avalos, nacque a Napoli nel 1490. Rimasto orfano giovanissimo, fu amorevolmente cresciuto sull’isola dalla zia Costanza, governatrice della Città d’Ischia, tra i protagonisti della storia del Regno di Napoli in quell’epoca di grandi contrasti tra Spagnoli e Francesi per il controllo dell’Italia meridionale.

  • Vittoria Colonna

    Una delle grandi poetesse italiane del Cinquecento, personalità di spicco del Rinascimento, amica e confidente di Michelangelo Buonarroti,Vittoria Colonna nacque a Marino nell’aprile del 1490 (o forse 1492).

  • Ernest Renan

    Profondo conoscitore delle lingue semitiche e orientali, storico delle religioni, Joseph Ernest Renan nacque in Bretagna, a Tréguier, il 28 febbraio del 1823. Rimasto orfano da piccolo, entrato in seminario a quindici anni, se ne allontanò sette anni dopo per proseguire i suoi studi, che lo portarono anche in Italia, per la laurea sull’averroismo.

  • Henrik Ibsen

    Il grande drammaturgo norvegese Henrik Ibsen nacque a Skien il 20 marzo 1828, secondogenito di un facoltoso armatore. La fortuna economica familiare tuttavia, subì un durissimo colpo quando Henrik era ancora bambino e gli Ibsen dovettero trasferirsi in una fattoria.

  • Giuseppe Garibaldi

    L’Eroe dei Due Mondi era nato a Nizza, già francese, da una famiglia italiana il 4 luglio 1807.  Imbarcatosi dapprima come mozzo, con gli anni riuscì a comandare una nave sua e nel 1833 si iscrisse alla “Giovine Italia” di Giuseppe Mazzini. Nel 1834 partecipò a una prima rivolta in Savoia, che fallì, obbligandolo a fuggire, mentre era già stata dichiarata la sua condanna a morte.

  • Giorgio Buchner

    A lui si deve la prova storica dell'esistenza di Pithekoussai, della sua preesistenza a Cuma e, dunque, del suo ruolo di culla della Magna Grecia. L’archeologo Giorgio Buchner nacque a Monaco di Baviera l’8 agosto 1914, figlio del famoso zoologo Paule di una pittrice veneziana, che iniziarono a frequentare regolarmente Ischia, andando ad abitare sulla collina di Sant’Alessandro nel 1927.

  • Vilhelm Bergsøe

    Appassionato naturalista e ottimo narratore, Jörgen Vilhelm Bergsöe nacque a Copenhagen l’8 febbraio 1835. Laurea in zoologia, una solida preparazione scientifica, si era dedicato allo studio delle tarantole, che aveva pubblicato, e ad approfondire la storia del tarantolismo.

  • Angelo Rizzoli

    Il principale artefice dello sviluppo turistico dell’isola d’Ischia nel dopoguerra, Angelo Rizzoli, nacque a Milano il 31 ottobre 1889, già orfano del padre che era un ciabattino poverissimo e analfabeta. Perciò crebbe in orfanotrofio, allevato tra i martinitt, dove imparò il mestiere di tipografo.

  • Pietro Monti

    Prete per vocazione, archeologo prima per caso poi per passione, don Pietro Monti è stato lo scopritore di  una miniera di testimonianze e reperti archeologici dall’VIII secolo a.C. fino agli albori del Cristianesimo nel sottosuolo di Lacco Ameno.

  • David Ridgway

    Etruscologo di fama, profondo conoscitore dell’Italia antica, collaboratore di lungo corso di Giorgio Buchner, lo scopritore di Pithecusa, David Ridegway nacque ad Atene l’11 maggio 1938. Dopo la laurea in Lettere classiche all’University College di Londra nel 1960, frequentò un corso di specializzazione post-universitario sull’Archeologia europea e mediterranea ad Oxford.

  • W.H. Auden

    Uno dei maggiori poeti del Novecento, Wystan Hugh Auden, nacque a York il 21 febbraio 1907 in una famiglia borghese. Appassionato di letteratura, frequentò l’università di Oxford, dove fondò un circolo letterario e ampliò notevolmente l’orizzonte dei suoi interessi intellettuali.

  • Luchino Visconti

    Grande e prolifico regista cinematografico, teatrale e di opere liriche, affermato sceneggiatore, portatore di uno stile personale e inconfondibile sul grande schermo che ne ha fatto uno dei capiscuola del Neorealismo, Luchino Visconti di Modrone nacque a Milano il 2 novembre 1906.

  • Truman Capote

    L’autore di Colazione da Tiffany e di A sangue freddo, Truman Streckfus Persons, tra i maggiori scrittori americani del ventesimo secolo con lo pseudonimo di Truman Capote, nacque a New Orleans il 30 settembre 1924.

  • Alfonso Di Spigna

    Le sue opere sono l’ideale fil rouge di un tour da un versante all’altro dell’isola, tra chiese ricche di tesori artistici. Nato a Lacco il 1° gennaio 1697, in una famiglia benestante con varie proprietà terriere, Alfonso Di Spigna fu allievo di Francesco Solimena e, da ragazzo, trascorse a Genova sette anni decisivi per la sua formazione.

  • Giuseppe Sanmartino

    L’artefice del meraviglioso Cristo velato, Giuseppe Sanmartino, nacque a Napoli nel 1720. Fu allievo dell’artista Matteo Bottiglieri e si dedicò fin dall’inizio soprattutto alla scultura. Le prime notizie di lui lo identificano come autore di due statue nella cattedrale di Monopoli dal 1747.

  • Cesare Calise

    A lungo confuso con un Cesare Calense di Lecce, per via della firma latinizzata Caesar Calensis che utilizzava solitamente, Cesare Calise fu in realtà un pittore originario di Forio d’Ischia, dove il cognome Calise è largamente diffuso.

  • William Walton

    Autore versatile e prolifico, ottimo direttore d’orchestra, William Turner Walton era nato in una famiglia di musicisti il 29 marzo 1902, a Oldham in Inghilterra. Corista nelle chiese, a soli dieci anni fu chiamato nel coro della cattedrale dell’università di Oxford e in quel periodo cominciò a studiare composizione da autodidatta e a comporre un quartetto con pianoforte.

  • Giuseppe d’Argouth

    Di tutti gli eremiti che nei secoli si sono ritirati sull’Epomeo, la storia di Giuseppe d’Arguth o Nargouth è sicuramente particolare. E cominciò sul Castello, di cui il fiammingo fu governatore e capitano comandante della guarnigione fino al 1754, quando decise di lasciare i prestigiosi incarichi per cambiare vita e diventare anacoreta sulla vetta di pietra verde che domina l’isola.

  • Giorgio Corafà

    Generale, vicerè di Palermo, a portarlo a Ischia erano state le famose acque termali da cui si aspettava di trarre beneficio. E così fu, ma abitando a Testaccio, da dove era difficile raggiungere l’acqua di Olmitello, utile per i suoi problemi, decise di far costruire una strada per collegare Testaccio alla spiaggia dei Maronti, su cui sbocca proprio la fonte di Olmitello.

  • Luca Giordano

    Oltre tremila suoi dipinti presenti in numerosi Paesi, artista instancabile, Luca Giordano nacque a Napoli il 18 ottobre 1634 figlio di un modesto pittore e fin da giovane iniziò a costruirsi una solida formazione tecnica attraverso lo studio dell’opera dei grandi artisti del passato in un contesto, quello della Napoli di metà Seicento, fortemente influenzato dall’eredità artistica di Caravaggio.

  • Carlo I d’Angiò

    L’iniziatore della dinastia angioina, nemico giurato di Svevi e Aragonesi, nacque a Parigi il 21 marzo 1226 dal re di Francia Luigi VIII, che lo lasciò orfano a soli otto mesi, e da Bianca di Castiglia che lo crebbe. Destinato alla carriera ecclesiastica, la morte prematura di due fratelli lo indirizzò alla vita militare e alla conquista del potere.

  • Carlo II di Napoli

    Figlio di Carlo I e di Beatrice di Provenza, nacque nel 1254. Principe di Salerno dal 1266, partecipò dopo i Vespri siciliani alla guerra contro gli Aragonesi. Nel 1284, mentre il padre Carlo I era in Provenza per preparare la grande flotta, finanziata dal papa francese Martino V, che avrebbe dovuto consentire la riconquista della Sicilia, la flotta aragonese dalla Sicilia, sotto il comando dell’ammiraglio Ruggero di Lauria,  si palesò all’improvviso davanti a Napoli.

  • Elsa Morante

    Ormai riconosciuta tra i maggiori scrittori italiani del Novecento, Elsa Morante nacque a Roma il 18 agosto 1912, figlia di una maestra ebrea e di un impiegato, Francesco Lomonaco, padre naturale anche degli altri suoi fratelli, ma riconosciuta come gli altri dal marito della madre Augusto Morante. Fin da piccola cominciò a scrivere favole, filastrocche e brevi racconti, che riuscì a vedere pubblicati sul “Corriere dei piccoli”, su “Il Meridiano” di Roma e su “Oggi”.

  • Nicola Russo

    Allievo di Luca Giordano, le notizie biografiche di Nicola Russo sono estremamente scarne. A cominciare dalla data della nascita, di cui si conosce solo l’anno, il 1647. Artista barocco, lavorò in diverse chiese napoletane: dalla chiesa di Sant’Antonio a Tarsia a Santa Maria del Parto a Mergellina; dalla chiesa di Santa Maria di Portosalvo al complesso di Suor Orsola Benincasa, alla cappella di San Francesco da Paola all’interno del Maschio Angioino; dalla chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite spagnole all’abbazia di San Michele

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  • Alphonse de Lamartine

    Tra i primi autori del Romanticismo, Alphonse Marie Louis de Prat de Lamartine nacque a Macon il 21 ottobre 1790 in una famiglia della piccola nobiltà terriera. Studiò dai Gesuiti e già da ragazzino mostrò una grande propensione per la poesia. Invece di intraprendere la carriera militare alla conclusione degli studi, la famiglia nel 1811 gli permise un viaggio in Italia, presso parenti che risiedevano in diverse città tra cui Napoli.

  • Virgilio

    Il più grande poeta di Roma, il cantore delle sue leggendarie origini, Publio Virgilio Marone, era nato nei pressi di Mantova il 15 ottobre del 70 a.C., figlio di un piccolo proprietario terriero. Già giovanissimo, dopo aver studiato grammatica a Cremona, giunse a Napoli per la prima volta, per frequentarvi la scuola di filosofia, ancor prima di spostarsi a Roma per completare la sua formazione con lo studio della retorica.

  • Don Pedro Alvarez de Toledo

    Era il settembre del 1532, quando il nuovo vicerè don Pedro Alvarez de Toledo arrivò in una Napoli ancora ferita, dopo la pestilenza che aveva seminato decine di migliaia di morti. Il vicerè avviò subito il suo ambizioso piano di trasformazione e ammodernamento della città, che poi allargò a Pozzuoli.

  • Ferdinando IV di Borbone

    Re a soli otto anni, nel 1759, quando il padre Carlo salì sul trono di Spagna, Ferdinando era nato nel Palazzo reale di Napoli il 12 gennaio 1751. Dal 1759 al 1767, quando raggiunse la maggiore età, il regno fu governato da un Consiglio di Reggenza che riceveva istruzioni da Madrid. Il giovane sovrano non aveva interesse per lo studio e non si era dedicato molto alla sua formazione, preferendo le battute di caccia ai libri.

  • Carlo Vanvitelli

    Figlio primogenito del famoso Luigi, l’autore della Reggia di Caserta, compì la sua formazione come architetto e ingegnere, insieme ad altri due fratelli, sotto la guida paterna proprio nel cantiere della Reggia e poi nella progettazione dell’Acquedotto Carolino. Quando Carlo era poco più che ventenne, il padre decise di continuare a farlo lavorare tra Napoli e Caserta, mentre gli altri due fratelli si trasferirono in Spagna.

  • Phillip Hackert

    Jakob Phillipp Hackert, prussiano di Prenzlau dove era nato il 15 settembre 1737, fu avviato alla pittura dal padre, per poi trasferirsi a Berlino, dove, dopo un periodo trascorso presso la bottega di uno zio, frequentò l’Accademia di Belle Arti e corsi che lo indirizzarono verso la pittura di paesaggio.

  • Marco Vipsanio Agrippa

    Il più fidato amico di Ottaviano fin dalla giovinezza, compagno di tante battaglie, artefice di grandi vittorie terrestri e per mare – tra tutte la battaglia di Azio contro Antonio e Cleopatra - e sostegno sicuro nella scalata al potere del futuro princeps, che lo scelse come suo genero, Marco Vipsanio Agrippa si era distinto sui campi di battaglia della Spagna e della Macedonia già sotto Giulio Cesare.

  • Plinio il Vecchio

    Assetato di sapere, Gaio Plinio Secondo, più noto come Plinio il Vecchio, fin da piccolo si era interessato a studiare e ad approfondire le più diverse discipline con la passione e la curiosità del ricercatore. E ad accrescere e rafforzare il suo patrimonio di conoscenze contribuirono non poco le spedizioni militari a cui partecipò in varie zone dell’impero sotto Vespasiano, di cui era amico, e i numerosi viaggi, che lo portarono fino in Africa.

  • Pietro Cavallini

    Non è stato facile per i posteri ricostruire la biografia di Pietro Cavallini, uno dei massimi esponenti della Scuola romana del XIII secolo. Il nome Petrus Caballinus de Cerronibus utilizzato nei documenti ufficiali aveva fatto pensare a lungo che si trattasse di un’altra persona e c’è voluto tempo per ricomporre un quadro attendibile delle informazioni disponibili.

  • Tino di Camaino

    Era di Siena l’insigne scultore e costruttore Tino di Camaino, che vi era nato intorno al 1285, figlio dell’architetto Camaino di Crescentino, ma il suo maestro fu il grande Giovanni Pisano, al cui fianco partecipò alla realizzazione dei rilievi della facciata del Duomo di Siena.