Autore versatile e prolifico, ottimo direttore d’orchestra, William Turner Walton era nato in una famiglia di musicisti il 29 marzo 1902, a Oldham in Inghilterra. Corista nelle chiese, a soli dieci anni fu chiamato nel coro della cattedrale dell’università di Oxford e in quel periodo cominciò a studiare composizione da autodidatta e a comporre un quartetto con pianoforte.
Lasciata l’università prima della laurea, fu accolto dalla famiglia Sitwell, che gli offrì sostegno e protezione. Proprio con i Sitwell, nel 1921, fece il suo primo lungo viaggio in Italia, rimanendone conquistato. Due anni dopo, ultimato il quartetto, lo presentò a Salisburgo. Lavorò a nuove composizioni e nel 1929 l’orchestra sinfonica di Chicago mise in programma la sua Portsmouth Point Ouverture. In quell’anno di svolta per la sua carriera compose un concerto per viola e orchestra, accolto molto positivamente. E’ del 1930 la prima colonna sonora di una lunga serie, per il film “Non mi sfuggirai” e nel 1935 fu la volta della sua prima Sinfonia. Di gran successo fu anche un concerto per violino e orchestra del 1939, mentre Walton cominciava a distinguersi anche come direttore d’orchestra. Dunque, l’inizio della Seconda Guerra Mondiale arrivò in una fase particolarmente felice per il musicista inglese, che nel 1941 fu richiamato alla vita militare e incaricato di scrivere colonne sonore per film patriottici. A cui si aggiunsero negli anni le colonne sonore, che pure contribuirono alla sua fama, per i film shakespeariani di Laurence Olivier, conosciuto nel ’37 e di cui sarebbe rimasto amico per la vita. Dopo la guerra, arrivarono una sonata per violino e le opere dedicate all’incoronazione della regina Elisabetta, che nel 1951 conferì a Walton il titolo di sir.
Intanto, nel 1948, durante un viaggio in Argentina, Walton aveva conosciuto ad una conferenza stampa la giovane Susana Gil Passo e ne era rimasto folgorato, tanto da chiederle di sposarlo quel giorno stesso. E la giovane ventiduenne aveva accettato. Si sposarono in due mesi e partirono per l’Europa, decidendo di trasferirsi in Italia. Scelsero l’isola d’Ischia e nell’ottobre 1949 arrivarono sull’isola sconosciuta, prendendo casa in affitto a Forio, dove qualche anno dopo acquistarono un terreno in una fertile valle circondata da rocce vulcaniche. Un luogo selvaggio, di grande fascino, su cui Susana cominciò a progettare un giardino ancor prima di avviare la costruzione della casa. Per il giardino, cui diede il nome della pianta più diffusa nella zona, “La Mortella”, lady Walton si avvalse del grande architetto paesaggista Russell Page. In quell’oasi, Walton, quando non era all’estero per i numerosi concerti, aveva trovato il luogo ideale per nutrire la sua creatività. E lì venne a luce la partitura di Troilus and Cressida, gran successo di pubblico e di critica nel 1954. E alla Mortella lavorò al concerto per violoncello eseguito nel 1957, come alle numerose composizioni che seguirono e che lo consacrarono tra i grandi autori del Novecento. Walton morì l’8 marzo 1983 nella sua residenza isolana, dove la William’s Rock che guarda il sole custodisce le sue ceneri. Nel 1991 lady Susana decise l’apertura al pubblico del giardino e fu istituita la Fondazione Walton per far conoscere l’opera di sir William, promuovere l’esecuzione della sua musica e incentivare, valorizzare e formare giovani musicisti e orchestre giovanili. Che si esibiscono nella lunga stagione concertistica a “La Mortella” da aprile ad ottobre.
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