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viaggia tra i sapori
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ANACAPRI - La terra buona alla Migliara per la famiglia di Gelsomina e Raffaele
Non era stato facile il distacco, sofferto e temuto, dalla loro isola.
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Suggestioni cilentane: a Punta Licosa la vigna che profuma di mare
Il riposo è solo apparente. La terra, che anche quest’anno è stata generosa, si prepara ad accogliere i semi delle erbe primaverili tra i filari di viti già quasi spoglie. -
La sfida giovane delle sorelle Tortora nell’Irpinia dei grandi vini
Due sorelle e un progetto di vita in comune. Coltivato nella mente e nel cuore fin da ragazzine, osservando genitori e nonni che coltivavano nel terreno, proprietà dei Tortora da oltre un secolo, ortaggi e soprattutto viti per la produzione di punta dell’azienda di famiglia, ormai decisamente meritevole dell’aggettivo “storica”.Dal Portogallo a Ischia, vino e frutti antichi per distillare l’identità del Mediterraneo
Le ininterrotte distese verdi, esaltate dalla proverbiale luminosità del cielo lusitano, li avevano accompagnati per chilometri.Latte e idee, la nuova storia del caciocavallo a Calitri
Il coraggio e la determinazione sono stati i compagni fedeli del viaggio. Iniziato vent’anni fa con la speranza e l’intraprendenza della giovinezza a sostenere un’idea per nulla scontata e dall’esito imprevedibile: riuscire a crearsi un futuro nella propria terra.
Luigi Marra, pizza e sapori della tradizione nel centro monumentale di Partenope
Un colpo d’occhio che racchiude sette secoli. Seduti comodamente ad un bel tavolo di ceramica di Vietri
Andrea D’Ambra e le vendemmie della felicità
Ogni vitigno piantato, quando germoglia, è un inno alla gioia. È come una sveglia filogenetica. Fa vibrare. Ti fa venire ‘u fridde ncuollo. Ci riconduce alle radici, ci spiega chi siamo. Sintetizza la nostra evoluzione. Almeno dovrebbe.
La Rossa di Licosa, dall’Area marina di Castellabate la triglia che regala il sapore del mare
Quel colore vivido, inconfondibile e unico per la sua intensità è impossibile non notarlo.
Nelle grotte del Cervati, il sito preistorico dove il cacio dei briganti diventa speciale
Nella bella stagione, era il luogo ideale per fermarsi al calar delle tenebre a trascorrervi la notte. In alto, al sicuro sul fianco della montagna, la piccola spianata offriva spazio sufficiente a sistemare le greggi nei recinti fino alla precoce alba della primavera e dell’estate.
Giovanna Voria, la chef contadina madre della nuova vita del Cece di Cicerale
Ancora pochi giorni e, con i primi tepori primaverili, la terra a Cicerale sarà di nuovo pronta ad accogliere gli umili e preziosi ceci, che per secoli hanno intrecciato le loro fasi stagionali con la storia di un’intera comunità del Cilento.
FOIANO DI VAL FORTORE - I dolci artigianali che coccolano i 5 Sensi
È un profumo familiare a indicare la strada. A pochi passi dalla piazza principale del borgo, nel cuore di Foiano, l’olfatto è sollecitato da una fragranza intensa ed evocatrice.ISCHIA - Quella terra calda vicino al mare dove crescono primizie
Nel cuore dell’inverno, i baccelli rigonfi occhieggiano numerosi tra le foglie verdi argentate insieme a tanti fiori che si preparano alla trasformazione.
«Zingara», il panino della movida. La vera storia
Mi faccio un regalo. E lo condivido. Per il VentiVentuno del secolo 21. Cabalisticamente non è niente male, andate a verificare.Enzeta, Panarana e Selvaggia, le signore dell’autunno a Vitulano
Ogni anno, in autunno, a Vitulano torna protagonista lei, la vera signora della montagna: la castagna vitulanese. La castagna è un prodotto tipico di Vitulano, strettamente legato non solo alla tradizione culinaria del posto, ma alla sua storia sociale ed economica.
Da sempre la castagna ha rappresentato una fonte di sostentamento importante per gli abitanti del posto, in particolare per le fasce più povere della società.
Miele selvatico
Ueee, cos’è questo, miele? Sì, miele. Ma questo è un po’ diverso: è libero, è selvatico. Ed è proporzionale. Ma come? Te lo spiego: è proporzionale al paesaggio che lo contiene. Meno bellezza vedi in giro, meno miele avrai… Fatti un po’ di calcoli, fai pure una ideale circumnavigazione.
«Castello», il vino che illumina la notte
Fotografo la bottiglia di «Castello» stappata da un bel po’, ormai in tarda serata, poggiandola sul parapetto che dà le spalle alla maestosa cupola della Chiesa dell’Immacolata.
Antonino Esposito. Una pizza fuori dagli schemi nel solco della tradizione
Nella sua valigia, specialmente quando è diretto fuori dall’Italia, non manca mai un chilo di limoni di Sorrento.
Nel pecorino di Vitulano il profumo dei pascoli tra i monti del Sannio
L’olfatto fa da guida sicura attraverso la piccola corte, che accoglie con il rosso vivace dei gerani affacciati dalle finestre quadrate. La traccia odorosa e la curiosità che l’accompagna conducono a una porta laterale, appena socchiusa.
I cento anni della Cantina Iannella a Torrecuso, una storia familiare legata al vino
Il sole dell’estate avvolge le piante da ogni direzione fin dal primo mattino. Così i chicchi s’ingrossano nei grappoli ancora verdi, ma che già si distinguono tra il fitto fogliame.
Lampi e lampughe
Il lampo del titolo è un’illuminazione, legata a un riflesso speciale, quello arcobalenico della lampuga che si batte sotto la barca prima di mollare e lasciarsi tirare su: è un flashscenografico che si fa flashback e gioco di parole. Come piace a me.
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