Il sole non l’abbandona mai nell’arco della giornata. E dalla mattina presto fino all’ultimo raggio prima del tramonto accarezza la sabbia scura dell’arenile, che la natura ha delimitato con due imponenti faraglioni di tufo.
Dall’alto del promontorio che giganteggia sul mare, sembra vegliare ancora sull’isola. Come quando, allora moderna fortezza, difendeva il borgo dalle invasioni dei Saraceni, che tanta morte e distruzione avevano seminato nei secoli precedenti.
L'Abbazia
Il suono e il profumo del mare arrivano fin lassù, nel punto più alto di Terra Murata, a oltre novanta metri d’altezza, dove s’innalza il luogo sacro da cui la storia dell’intero borgo ebbe inizio.
La sua cupola maestosa contribuisce al fascino dell’abitato di Procida dalla cui visione si è accolti approdando nel porto di Marina Grande.