Più in alto di tutti gli altri edifici della città. Una posizione preziosa nel luogo conosciuto come “piano di Corte”, un tempo in un’ottica difensiva e strategica, oggi semplicemente per la bellezza del panorama che vi si gode.
La Rocca dei Rettori, nota anche come Palazzo di Manfredi, è il castello di Benevento. L’armonioso risultato della sovrapposizioni di strutture di epoche e di stili diversi. Furono per primi i Sanniti a fortificare l’altura e poi i Romani vi crearono un castellum aquae, un complesso termale di cui restano tracce nel giardino. In seguito, dall’871, Arechi II diede il via alla costruzione della fortezza che sarebbe sopravvissuta a lungo al dominio longobardo prima di cedere in gran parte alle aggressioni del tempo. Ma nel 1321, da Avignone, l’allora papa Giovanni XII incaricò il rettore pontificio della città, Guglielmo de Balaeto, di realizzare una nuova sede fortificata per i Rettori, ovvero i governatori papali, lì dove si trovava, allora, il monastero benedettino femminile di Santa Maria di Porta Somma. E così, trasferitesi le monache, furono iniziati i lavori, che si conclusero nel 1338, inglobando la porta orientale della città, che fu ricostruita altrove. Si trattava di un castrum e di un palatium, entrambi recintati con fossati muniti di tre ponti levatoi. Nel 1586 la struttura subì altri rimaneggiamenti per essere adibita a prigione e tale restò fino al 1865. Una parte, poi, dovette essere ricostruita dopo il terremoto del 1702.
La rocca si presenta attualmente composta dal torrione angolare, risalente all’edificio longobardo, e dal medievale Palazzo dei Governatori, a pianta rettangolare, a tre piani. Al piano terra si trovano le segrete, al primo piano ampie sale con pregevoli soffitti in legno e all’ultimo piano due torri di guardia da cui si ammira il magnifico panorama della città e delle valli del Sabato e del Calore, fino al profilo della “Dormiente”. Vi ha sede la Provincia e la sezione storica del Museo del Sannio con una esposizione permanente su “Uomini eccellenti, tracce del risorgimento beneventano”. Nei giardini sono esposti i miliarii della via Traiana e vari pezzi architettonici romani.
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