Celso è tra le frazioni di Pollica il cui fascino è caratterizzato da un alone di storia e mistero e a testimoniarlo sono i numerosi racconti popolari tramandati oralmente che ancora oggi, con un po’ di fortuna,

piana fate 1è possibile ascoltare imbattendosi in uno dei pochi celsitani rimasti in paese. Camminando lungo il ponte che porta alla storica piazza intitolata a Matteo Mazziotti, figura di rilievo storico politico del Risorgimento Italiano, si può ammirare l’eleganza senza tempo del palazzo omonimo, dichiarato monumento nazionale. Da qui si continua fino alla fontana pubblica, per discendere lungo Via Velino, un’antichissima strada che collegava il paese a Velia, dove si vocifera abitassero fate e munacielli, e perfino le streghe provenienti da nord, che pare sostassero alla “Fontana di Valle” per i loro sabba.

piana fate 1 Ed è qui, a Valle, dove termina il borgo abitato, che parte l’antico sentiero comunale, avvolto da rovi di rose e more selvatiche. Si scende sempre più giù attraverso una mulattiera sterrata, che in breve diventa un susseguirsi di scalini lastricati, corredati da laboriosi muretti a secco che con sforzo resistono al tempo, sotto l’ombra fitta di corbezzoli e querce. Arrivati giù, sul Versante del Fico del torrente Mortelle, tra fiori di acanto e giganti foglie di farfaraccio, si distingue tra la fitta vegetazione un vecchio ponte dei primi anni Venti del secolo scorso. Superato il ponte, comincia la risalita sul versante opposto dell’impluvio, attraverso un sottobosco terrazzato che pian piano si dirada tra oliveti secolari e ruderi silenziosi e si ricongiunge ad una larga mulattiera, che ci riporterà a Celso concludendo il percorso sul panoramico sagrato della Chiesa dell’Assunta in un passaggio temporale tra pagane e sacre credenze.

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Dettagli Tecnici:

Partenza: ore 9,00 dalla Chiesa madre di Celso.

Difficoltà: (facile/medio)

Lunghezza: 9km circa, percorso ad anello;

Tempo di percorrenza: 7 ore circa;

Quota max: 425m s.l.m.; 

 

Equipaggiamento consigliato: scarpe tecniche da trekking richieste (l'utilizzo di altra tipologia di scarpe precluderà la partecipazione per questioni di sicurezza), bacchette da trekking, abbigliamento comodo a strati, giacca o gilet anti-vento, cappello/occhiali da sole e indumenti di ricambio da portare con se o da tenere in auto.

 
GUIDA AMBIENTALE - Fernanda Quaglia
<< Amo la natura e la tradizione contadina!!! I miei nonni spesso mi portavano con loro tra l’uliveto e il vitigno di famiglia in collina, a raccogliere asparagi, origano selvatico, mio nonno era un conoscitore di piante e uno stimato innestatore e quando giro tra le colline cilentane per me è come rivivere l’infanzia ad ogni passo. >>
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