Figlio di Ignazio, portò avanti l’opera del padre, mettendo le sue competenze tecniche al servizio dell’isola. Nato a Capri il 28 giugno 1875, Edwin Cerio, come tutti gli isolani interessati a proseguire gli studi, dové lasciare presto l’isola, per frequentare il Nautico e poi per laurearsi in ingegneria meccanica e navale a Genova.
Dopo la laurea andò in Germania a lavorare per la Krupp per cui progettò navi e sommergibili militari. Poi si spostò oltreoceano, girando vari paesi dell’America Latina.
Tornò in Italia nel 1913 e lavorò prima per Ansaldo e poi per la Fiat.
Lasciò tutto per tornare a Capri, dove fu sindaco dal 1920 al 1923, preoccupandosi di dotare il Comune di un piano regolatore molto rigoroso e di salvaguardare l’architettura tipica dell’isola. Ampliò il cimitero acattolico creato dal padre. E come quest’ultimo si dedicò allo studio del patrimonio ambientale dell’isola, su cui scrisse diverse opere: nel 1927 Aria di Capri, l'anno successivo Cose di Capri, poi Manicomio tascabile (1934), Flora privata di Capri (1935), Guida inutile di Capri (1946).
Meno fortunata fu la sua attività di romanziere. Morì a Capri il 24 gennaio 1960.
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