Cannicchio, Galdo, Celso e Pollica in unica escursione, per rivivere l’atmosfera del passato ripercorrendo le antiche vie di collegamento, indugiando nella visita dei borghi incontrati lungo il cammino, per rivivere la giornata tipica di un cilentano d’altri tempi, questa volta non per necessità, ma per il solo piacere della scoperta.

Partendo da Cannicchio, si ci inoltra nella zona detta “’u  Monaco” prima su asfalto e poi su una sterrata che pian piano rivela la sua identità di mulattiera, là dove altri mezzi non arrivano. All’improvviso tra rocce e muretti, macchia e oliveti, appare imponente l’alto campanile della chiesa di San Nicola, che ci indica l’arrivo a Galdo. Proprio a partire da questo storico edificio ebbe inizio lo sviluppo del borgo verso l’alto, ed è risalendo la collina, attraverso scale e vicoli caratteristici, che troviamo il “Caffè letterario”, unico ritrovo del paese. Poco distante dal Caffè, si trova la salita che conduce al punto più alto del borgo per poi scendere sulla vecchia via comunale, che in breve ci porta a Celso. Per entrare nell’affascinante e magico borgo di Celso si percorre un lungo ponte, che finisce sotto l’arco di Palazzo Mazziotti, dichiarato monumento nazionale, per aprirsi sull’omonima piazza dove il tempo sembra essersi fermato. Continuando lungo la via principale, si arriva ad una piccola fontana pubblica, dove inizia via Velino, nella quale si dice vivessero fate e munacielli , di sicuro era la via che collegava Celso a Velia, da cui prese il nome. Da qui si arriva ai piedi del paese che termina con la “fontana di Valle”, dove sembra sostassero le streghe per i loro sabba, e dove gli abitanti ogni anno allestiscono un presepe, intrecciando credenze pagane a tradizioni sacre che avvolgono questo luogo in un alone di mistero. Da qui parte la mulattiera che ci collega a Pollica: girando intorno al colle Serra di Mulino a vento, termina nei pressi del Convento di Santa Maria delle Grazie. Da cui ci s’inoltra nel paese dominato dal Castello dei Principi Capano, tappa obbligata di questa escursione. Dopo la visita, si ritorna verso la parte bassa del Comune attraverso una stretta via murata che s’inoltra nella vegetazione costeggiando orti e oliveti, fino ad arrivare alla strada carrabile, che ci riporta a Capo Cannicchio e al punto di partenza, per concludere il nostro anello dei borghi.

Dettagli Tecnici:

Partenza: ore 9,00 da Cannicchio.

Difficoltà: (facile/medio)

Lunghezza: 10,6 km circa, percorso ad anello;

Tempo di percorrenza: 6 ore circa;

Quota max: 457m s.l.m.; 

Equipaggiamento: scarpe tecniche da trekking (l'utilizzo di altra tipologia di scarpe precluderà la partecipazione per questioni di sicurezza), bacchette da trekking (consigliate), abbigliamento comodo a strati, giacca o gilet anti-vento, cappello/occhiali da sole e almeno 1litro e mezzo d’acqua per persona, indumenti di ricambio da portare con se o da tenere in auto (consigliati).

 
GUIDA AMBIENTALE - Fernanda Quaglia
<< Amo la natura e la tradizione contadina!!! I miei nonni spesso mi portavano con loro tra l’uliveto e il vitigno di famiglia in collina, a raccogliere asparagi, origano selvatico, mio nonno era un conoscitore di piante e uno stimato innestatore e quando giro tra le colline cilentane per me è come rivivere l’infanzia ad ogni passo. >>
Tel.:+39 331 897 9246