Nonostante lo scorrere del tempo, nel tratto della “Costa del Mito” a nord del golfo di Pozzuoli, i luoghi conservano nel nome il ricordo della presenza della Classis Miserenensis, la più importante flotta dell’impero, istituita da Augusto qualche decennio prima che scadesse il primo secolo avanti Cristo.

Così è per Capo Miseno, il sinus militum per via del suo porto naturale sede della flotta, sebbene il mito abbia voluto ricondurne il toponimo al trombettiere di Enea che lì fu seppellito dopo la drammatica contesa con Tritone. E così è per Miliscola, la militum schola per la presenza della scuola militare legata anch’essa alla flotta, ovvero la spiaggia di sabbia dorata che accolse il corpo esanime di Miseno restituito dal mare.

Lunga quasi due chilometri, da Capo Miseno, nel territorio di Bacoli, fino a Monte di Procida, la striscia sabbiosa protetta da scogliere frangiflutti offre un fondale basso che si presta alla frequentazione dei bambini. Ai tratti con accesso libero, si accompagnano quelli in dotazione agli stabilimenti balneari, che offrono vari servizi.

Esposta a sud-ovest, la spiaggia è proprio di fronte alle isole. Perciò anticamente, soprattutto all’epoca del Grand Tour, era da Miliscola che salpavano le imbarcazioni per portare i turisti del tempo a Procida, da cui poi raggiungevano Ischia.

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