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Sulla strada che conduce a Forio, è d’obbligo fare tappa ai Giardini La Mortella, tra i dieci più belli d’Italia e d'Europa.
Un impianto ispirato a rigorosi criteri scientifici, che però fosse anche godibile per i visitatori.
Una passeggiata pubblica lungo il mare. Era il 1692 quando l’idea prese forma per volontà dell’allora viceré Luis Francisco de la Cerda Aragòn, duca di Medinaceli.
Nella città della più famosa scuola medica del Medio Evo, Salerno, non poteva non esserci anche un Giardino dei Semplici con le piante necessarie alle terapie in uso a quel tempo.
Ai Giardini Ravino di Forio d’Ischia la più grande collezione di piante grasse d’Europa.
All’inizio, quando fu aperto al pubblico, nel 1931, si chiamava Parco della Vittoria o della Bellezza, poi divenuto Parco della Rimembranza in onore dei caduti della Prima Guerra Mondiale.
Cambia appena una vocale nell’aggettivo, resta il riferimento al poeta Virgilio nell’un caso e nell’altro, ma il Parco Vergiliano non va confuso con il Virgiliano, già parco della Rimembranza.
Aria fresca e salubre, uno splendido panorama sul golfo, tanto verde come cornice di una villa settecentesca: le condizioni perché potesse essere una ideale residenza di villeggiatura c’erano tutte.
Inaugurato nel 2007 e curato dal Laboratorio Ricerche Applicate della Sovrintendenza all’interno degli Scavi, l’Orto Botanico di Pompei occupa un’area di oltre 800 metri quadri, nella quale sono raccolte tutte le specie che vivevano già nella città antica: alberi da frutta, piante medicinali e sacre, ortaggi, piante palustri e tessili.
Cimbronium era l’antico nome del promontorio con vista mozzafiato sul golfo di Salerno su cui sorge la splendida Villa Cimbrone, un altro dei gioielli di Ravello.
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