Il Parco Regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano è uno scrigno quasi sconosciuto ai più, che custodisce antiche memorie, fatte di fuoco, di fede e lavoro incessante sia della Natura che dell’uomo.

Tutta l’area del parco ricopre, infatti, quello che fu un antico vulcano, spentosi più di 50.000 anni fa ma che ancora dona sorgenti di acqua freschissima ma anche termale.

Se esiste ancora un luogo sacro, che dona pace, silenzi ma allo stesso tempo una presenza possente della Natura, questo è sicuramente l’antico vulcano.IMG 20200621 WA0021 2IMG 20200621 WA0021 2

IMG 20200621 WA0021 2Un sentiero, in particolare, può donare emozioni profonde ed è quello che, dall’antico lavatoio del borgo di Fontanafredda, si dipana sotto la fresca ombra di castagni secolari, su sentieri intervallati da antichi muri a secco, ricoperti di muschio. Seguendo quasi una ipotetica spirale ci si può inoltrerare alla scoperta di un angolo suggestivo.

Un appezzamento di terra coltivata è intervallato da molti altri abbandonati e i resti di una vita laboriosa e tranquilla sono sparsi qui e là ed emozioni contrastanti possono sorgere... con le belle giornate, proseguendo lungo sudovest, lo sguardo spazia lungo la vallata del Garigliano, racchiusa a sud dal monte Massico, a ovest dai monti Aurunci fino a poter osservare le isole Pontine.

Ascendendo gradualmente, si raggiunge la cima di monte La Frascara, a più di 900 m slm e qui, quasi come se sbucasse dal nulla, appare il cosidetto “Orto della Regina”, una struttura megalitica datata tra il IV ed il III secolo a.C.

Circondati dal bosco, sembra quasi essere catapultati in una realtà diversa e il silenzio che aleggia sul luogo si fa anche in noi... non ci vuole molto ad accorgersi di parlare sottovoce.

Gli studi accademici non hanno decretato a cosa servisse una struttura così possente; si parla di una piccola fortezza ma il nome del luogo sembrerebbe indicare qualcosa di diverso: un sito sacro, dedicato a una divinità femminile, con l’appellativo “Regina”... nulla è certo, tranne la bellezza e un senso di rispetto che è quasi palpabile. Sentimenti che dovremmo portare sempre con noi.

Equipaggiamento consigliato: scarpe tecniche da trekking richieste(l’utilizzo di altra tipologia di scarpe precluderà la partecipazione per questioni di sicurezza), abbigliamento comodo a strati, giacca o gilet anti-vento, cappello/occhiali da sole e indumenti di ricambio da portare con se o da tenere in auto.

 

Dettagli Tecnici:

Difficoltà: (medio)

Lunghezza: 12 km circa;

Tempo di percorrenza: 6 ore circa;

Dislivello: 500 m

 

 

 

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GUIDA AMBIENTALE carlo amendolaGUIDA AMBIENTALE - Carlo Amendola
<< Guida Ambientale Escursionistica associato AIGAE, nato il 05/11/1982, risiede a Falciano del Massico, un piccolo comune della provincia di Caserta. Laureato in Conservazione dei Beni Culturali, indirizzo Archeologico, ha lavorato per più di dieci anni tra Torino e la Valle d’Aosta, soprattutto in ambito turistico-escurionistico ma il richiamo delle sue origini l’ha riportato indietro, per dare il proprio contributo al riscatto di una terra meravigliosa... Terra Felix. >>
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