È dai cervi, un tempo numerosi oggi scomparsi, che prende il nome il più imponente monte dei Picentini, tra i più alti della Campania: il Cervialto.
Circondato da altri monti della stessa catena dell’Appenino campano, si innalza nel territorio dei Comuni di Bagnoli Irpino e Calabritto, dominando l’altopiano del Laceno da cui parte uno dei due sentieri che portano fin sulle due creste sommitali, una a 1806 metri e l’altra a 1809. Coperta solo di erba che ne denota la chiara origine carsica, la vetta si distingue dai fianchi della montagna fasciati da fitti boschi, tra i quali si annovera la faggeta più estesa del Mezzogiorno, un vero capolavoro della natura popolato da altre specie vegetali e da numerose specie di animali selvatici. Dalla vetta, solitamente innevata durante l’inverno, nelle giornate terse si possono avvistare sia l’Adriatico che il Tirreno.
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