Arrivando da Napoli, il primo step della Costiera è Vico Equense, incastonata nelle rocce che strapiombano sul mare.
Ai piedi del Montechiaro, lungo l’itinerario che conduce all’incanto della Costa delle Sirene, Meta è avvolta dall’effetto coloristico degli uliveti, dei giardini e degli agrumeti.
La zona di Piano fu abitata fin dalla preistoria, colonizzata dai Greci, e abitata da Osci e Campani e, in epoca romana, denominata Planities, in virtù del territorio pianeggiante.
Tra coste rocciose che sembrano sospese nel vuoto, rioni marinari e collinari, è il più ricco di verde ma anche il più piccolo Comune della Costiera.
L’amenità del luogo ha influenzato la più diffusa etimologia del toponimo, derivato dalle Sirene, che avrebbero vissuto proprio nel tratto di mare antistante il promontorio di Sorrento, da dove avrebbero più facilmente attirato i viaggiatori.
L’ultimo centro della Costiera Sorrentina è ricco di verde e giardini come quello storico «Il Gesù», un antico agrumeto impiantato dai Gesuiti all’inizio del Seicento, quando fu costruito il grande collegio conosciuto come Il Quartiere.