Coperto di fitti boschi, il Monte Tifata non poteva essere dedicato che a Diana dea cacciatrice, l’Artemide dei Greci, che ne avevano introdotto il culto dapprima nelle città costiere, per poi diffonderlo nell’interno man mano che si allargava la loro influenza anche tra le popolazioni indigene.
Un percorso tra il verde dei castagni che dal centro di Roccamonfina raggiunge la vetta del monte Lattani, nel cuore dell’antica caldera del vulcano ormai estinto.