Cinquant’anni fa, l’acqua scorreva per la valle ai piedi del Matese con il fiume Tammaro, che proprio su quei monti ha la sua origine. 

 oasi wwf lago di campolattaroTutt’intorno s’innalzavano colline coperte da rigogliosi vigneti e da fertili campi di grano. Fu solo a metà degli anni Settanta che una diga bloccò il corso del fiume, creando un lago artificiale per l’irrigazione in quella parte dell’alto Sannio campano confinante con il Molise. Così nacque il lago di Campolattaro, dal nome del comune nel cui territorio si estende l’ampio invaso, che ha dato vita a una importante zona umida, ben presto divenuta luogo di sosta di numerose specie di uccelli migratori, soprattutto lungo le rotte utilizzate negli spostamenti primaverili.

Il lago e la valle circostante, per un’estensione di ben mille ettari tra i comuni di Campolattaro e di Morcone, sono diventati perciò Sito di Interesse Comunitario e Zona di Protezione Speciale. Straordinaria, ben 170 specie, è la varietà dell’avifauna che lì si raccoglie: le specie migratorie contano cicogne bianche, gru, spatole, falchi di palude, falchi cuculo, albanelle minori, anatre e mignattai; non mancano i rapaci sia diurni che notturni come poiane, gheppi, nibbi bruni, assioli, civette, allocchi e barbagianni; nidificano sul posto gruccioni (simboli del parco), upupe, rigogoli, cince, fringuelli e silvidi e la colonia di aironi.

La fruizione dell’oasi, gestita dal Wwf, è particolarmente orientata al birdwatching, anche in bicicletta, tanto che la zona è stata incoronata nel 2013 come la migliore area organizzata per l’osservazione dell’avifauna. Non mancano, tuttavia, esemplari di rettili come cervone, saettone, biacco, ramarro e gli anfibi  ululone a ventre giallo e tritone crestato. I mammiferi sono rappresentati da volpe, martora, puzzola, faina, lepre, donnola, ghiro, moscardino, riccio, talpa e quercino, oltre a diverse specie di pipistrelli.

Varia e ricca è la vegetazione, con Cannuccia di palude e tife nelle aree palustri; prati con viole, narcisi, ginestre,  pratoline e varie specie di orchidee; gli alberi sono salici, pioppi e ontani; il bosco igrofilopropone biancospino e rosa canina intorno al lago. 

L’oasi è organizzata con percorsi didattici, visite guidate, attività di educazione ambientale e vi si possono praticare il trekking e la canoa.