E le nocciole con il miele sono gli ingredienti base del “cupeto”, il torrone, che nelle sue varianti territoriali è tra i dolci tipici di tante località irpine.
Uno dei centri di produzione principali è Dentecane, frazione di Pietradefusi, con i suoi torronifici. Per antica tradizione, i pellegrini in visita al Santuario di Montevergine consumavano il torrone e infatti è molto rinomato quello del vicino borgo di Ospedaletto d’Alpinolo. Ce n’è una versione dura e una morbida, molto diffusa in Irpinia con il nome di pantorrone, per l’aggiunta agli ingredienti consueti di Pan di Spagna bagnato con rhum e liquore Strega. Una variante è lo Spantorrone di Grotta, originario di Grottaminarda nella valle dell’Ufita, dolce particolarmente friabile, che al taglio si divide in scaglie.
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