Il caldo si nasconde tra gli aghi di pino. Le cicale già cantano.

Al mio arrivo qualcuna si riposa fissando la Baia di San Montano. Dopo il tragitto da Piazza Santa Restituta, le imito. Sembra di aprire un frigorifero carico di tradizione. I promontori di Zaro e Monte Vico formano una mezzaluna che contiene storie.
A cominciare dai viaggi della speranza che le piante esotiche provenienti dall’Australia, dall’Oriente e dall’Africa hanno dovuto affrontare per contribuire a realizzare il Parco del Negombo. Mi allontano. Le cicale in pausa decidono di schiarirsi la voce, di nuovo.