Nel Castello di Montesarchio ha sede il Museo archeologico nazionale del Sannio Caudino, con i reperti dei corredi funerari risalenti tra il X-IX secolo e l’epoca romana, rinvenuti delle necropoli di Caudium, Saticula (Sant’Agata de’ Goti) e Telesia (San Salvatore Telesino).
Si tratta perlopiù di oggetti ceramici corinzi e tardo orientali, buccheri dall’Etruria e da Capua, vasi greci a figure rosse e figure nere, vasi italioti a figure rosse prodotti in Apulia e Campania, a testimonianza degli scambi che i Caudini intrattenevano con le altre popolazioni. Grande cura è riservata alla fruibilità degli spazi museali anche da parte di bambini e ragazzi, con percorsi dedicati alla scoperta del mondo dei Sanniti.
Sull’omonima collina che domina la Valle Caudina, insieme al vicino Castello anche la Torre fa parte del complesso museale. Proprio nell’antica fortificazione è custodito un vero gioiello dell’archeologia: il Ratto di Europa, simbolo dell’Unione Europea. Il vaso, considerato dagli esperti il più bello del mondo, fu rinvenuto casualmente durante uno scavo a Sant’Agata de’ Goti, corrispondente all’antica Saticula, ormai cinquant’anni fa. L’operaio che lo rinvenne, lo vendette sul mercato nero per un milione di lire e un maialino. Il vaso, dunque, cominciò le sue peripezie da un acquirente all’altro, finendo il suo viaggio clandestino nel Getty Museum di Malibù, dove fu esposto dal 1981 al 2005, quando fu restituito all’Italia, grazie alle indagini del Nucleo dei Carabinieri deputato alla tutela del patrimonio artistico.
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