E’ uno dei punti di sosta preferiti nella lunga migrazione primaverile dall’Africa verso l’Europa centro-orientale sulla rotta tirrenica
E offre anche condizioni favorevoli per trascorrervi l’inverno al sicuro. Insieme ai tanti altri uccelli che lo occupano in modo stanziale per riprodursi e crescere le nuove generazioni. E’ un vero paradiso dell’avifauna, l’Oasi dei Variconi, zona umida alla sinistra della foce del Volturno e vicino al mare, da cui la separa una spiaggia, nel territorio del comune di Castelvolturno.
Due stagni salmastri collegati da canali tra loro e alla foce del grande fiume, sessanta chilometri quadrati costieri al centro del Mediterraneo: l’Oasi dei Variconi è habitat favorevole al passaggio e alla sosta, anche permanente, di 250 specie di uccelli dalle più varie caratteristiche e provenienze. In particolare: beccamoschino capinera, forapaglie castagnolo, lui piccolo, occhiocotto, pettirosso saltimpalo, stiaccino, usignolo di fiume, aironi, germani, svassi, tuffetti. In un ambiente selvaggio, dove non è raro incontrare anche bufale al pascolo, a poca distanza dal centro storico di Castelvolturno.
Dagli anni Novanta, l’oasi è stata integrata nella Riserva naturale Foce Volturno e Costa di Licola. Attrezzata con passerelle e capanni di avvistamento, l’oasi è diventata il primo itinerario di birdwatching in una riserva naturale del Mezzogiorno.
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