Nei pascoli delle valli e sulle alture brucano pecore e capre. Dal loro latte mischiato nasce il tipico cacioricotta, che diventa unicamente di capra tra giugno e agosto quando le pecore non danno latte.

Dopo una breve stagionatura, può essere consumato, preferibilmente grattugiato sui fusilli al sugo. Tipico del basso Cilento è il caciocavallo podolico e il burrino chiamato “manteca”. 

Ė, invece, di latte vaccino la mozzarella inda ‘a mortedda, caratteristica del basso Cilento, dove usano avvolgerla in rametti di mirto dai quali trae un delicatissimo sapore.