Prende vita dalla confluenza dei torrenti Platano e Melandro, poi scorre in un contesto di grande valore ambientale tra spettacolari canyon.
Per gli antichi era lo Stige, che Virgilio cita nell’Eneide narrando la morte di Palinuro. E vicino Capo Palinuro si perde nel Tirreno, dopo 38 chilometri di corsa, iniziata dal monte Gelbison, dove nasce con un altro nome ancora: fiume Faraone.
È interamente figlio del Cilento il fiume Calore a cui devono necessariamente accompagnarsi gli aggettivi “lucano” o “salernitano”, per distinguerlo dall’omonimo più settentrionale, che scorre tra l’Irpinia e il Sannio.
Con i suoi imponenti 1899 metri di altezza, il Cervati è il secondo tra i più alti monti della Campania e il più alto del Cilento.
Nell’ora del tramonto, la Leonessa che dorme si tinge di rosa. Tra le varie denominazioni che fanno riferimento al Monte Bulgheria,
Parte integrante del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano a cui sono stati aggiunti in seguito, gli Alburni sono un massiccio montuoso tra la valle del Sele e la valle del Tanagro.
Gebel el son, Monte dell’idolo. Un nome ufficiale, di origine araba, che calza a pennello alla montagna del Subappennino lucano considerata sacra in tutte le epoche.