“Un insieme di competenze, conoscenze, riti, simboli e tradizioni, che vanno dal paesaggio alla tavola”.

unesco

Con questa motivazione, il 16 novembre 2010, la Dieta Mediterranea fu inserita dall’Unesco nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità. Nell’occasione, fu approvata la Rete delle Comunità della Dieta Mediterranea Unesco e varata la Carta dei valori, frutto del lavoro del teorico di quel particolare regime alimentare e dei suoi benefici: il biologo Ancel Keys.

Nel corso delle sue ricerche sulla diffusione delle malattie cardiovascolari in sette nazioni di quattro continenti, confluite nel famoso Seven Country Study, il professore statunitense  individuò una località nel sud dell’Italia, nel comune di Pollica, dove vi era un’alta percentuale di centenari e, al contempo, risultava più bassa l’incidenza di malattie cardiovascolari, ictus e casi di Alzheimer. Con la moglie Margareth, Keys acquistò una casa nella frazione di Pioppi e vi si stabilì per proseguire i suoi studi, a cui si aggiunsero i colleghi Martti Karvonen, Flaminio Fidanza e Jeremiah Stamler. In quella comunità dalle abitudini semplici, osservarono un consumo giornaliero di pane, pasta, moltissimi legumi e verdure, pesce e pochissima carne, frutta fresca e, solo poche volte a settimana, dolci con zuccheri raffinati e miele e il vino bevuto moderatamente durante i pasti. L’olio extra vergine d’oliva era l’unica fonte di grassi. Per Keys questo regime alimentare era all’origine della longevità e della scarsa diffusione di certe malattie fra gli abitanti. La teoria identificò sette comunità emblematiche della Dieta Mediterranea in Italia, Grecia, Spagna, Marocco, Cipro, Croazia e Portogallo. E l’opera dell’americano diede grande notorietà alle abitudini alimentari tradizionali dei cilentani e delle altre popolazioni mediterranee. Fino all’importante riconoscimento dell’Unesco.

Keys visse a Pioppi per quarant’anni, prima di tornare negli Stati Uniti, dove morì pochi mesi dopo, superati i cento anni. La Dieta Mediterranea aveva assicurato la sua salutare protezione anche a colui che l’aveva rivelata al mondo.