Un favo appena costruito dal lavoro frenetico di migliaia di api su una roccia nel giardino pieno di fiori di un albergo di Forio. La proprietaria se ne accorge e si preoccupa di salvare le api, chiedendo l’intervento di un esperto.
Il giovane apicultore provvede tempestivamente a recuperare lo sciame di insetti e a metterlo al sicuro in un’arnia, per trasferirlo nel suo terreno alla Pelara. L’albergatrice Annika Mazza scatta le foto dell’intervento e le posta su Facebook raccontando l’accaduto, senza trascurare di sottolineare che le api sono preziose per la salute dell’ecosistema e vanno salvaguardate, perché sono già una specie a rischio. La storia viene rilanciata con un articolo su Repubblica e, qualche giorno dopo, sbarca a Ischia una troupe della Rai, che confeziona un servizio dedicato all’apicultore Alessandro Iacono e alle sue api, partendo dall’episodio del salvataggio presso l’albergo. Il servizio va in onda nell’edizione serale del Tg1 e così la vasta audience nazionale scopre uno spaccato decisamente intrigante dell’isola d’Ischia, in piena fioritura primaverile, dove in un albergo ci si preoccupa della vita delle api e un giovane dedica con passione la sua vita ad allevarle e a produrre miele di qualità in una baia incontaminata di rara bellezza. Una storia semplice, una narrazione emozionale attraverso parole e immagini, una promozione efficace del territorio e delle aziende – albergo, produzione di miele – coinvolte, toccando tematiche ambientali di grande impatto comunicativo.
Con questo esempio, legato ad un episodio recente, è iniziato ieri l’intervento del giornalista Pasquale Raicaldo sul tema “L’ambiente e il territorio, lo storytelling come promozione – Come i social possono aiutare a raccontare (e esaltare) la bellezza di un territorio”, per Isole Verdi, il corso di formazione per operatori turistici promosso dall’Area Marina Protetta Regno di Nettuno. Una tecnica di racconto, lo storytelling, capace di valorizzare storie, esperienze e identità per proporre una conoscenza non stereotipata, superficiale o banale di luoghi e persone e delle attività che ai primi e alle seconde fanno riferimento. Un metodo di comunicazione empatico e coinvolgente, utilizzato per conquistare l’attenzione dei potenziali clienti delle realtà produttive che si propongono o dei viaggiatori nel caso di aziende turistiche. Come quelle che perlopiù hanno bisogno di promuoversi a Ischia e a Procida, presso una platea la più ampia possibile sia in Italia che all’estero.
Per l’efficacia della comunicazione che si avvale dello storytelling è necessario sapersi raccontare, evidenziando i valori ispiratori, le scelte qualitative, gli elementi distintivi e identificativi della propria attività come dei prodotti o dei servizi che offre ai clienti/destinatari/fruitori. Serve adottare e mantenere costante e coerente una identità visiva, che sappia rappresentare adeguatamente il brand e renderlo immediatamente riconoscibile. Bisogna coinvolgere i consumatori, proponendo contenuti scritti e per immagini con una forza evocativa e attrattiva che li convinca e li fidelizzi. E, infine, bisogna valorizzare la propria unicità, evidenziando i punti di forza e gli elementi qualificanti del proprio marchio, con particolare attenzione verso la dimensione ambientale, che oggigiorno è una discriminante sempre più importante, capace di fare la differenza nelle scelte della clientela.
Sintesi di questo approccio è una frase di Seth Godin: «Il marketing non si basa sulle cose che fai, ma sulle storie che racconti».
A tale proposito, Raicaldo ha proposto vari esempi di aziende che hanno scelto di promuoversi in modo originale, con idee che si sono rivelate vincenti sui social per farsi conoscere e scegliere dai clienti.
Promuovere prima la destinazione
Considerata la particolarità delle aziende turistiche, che sono per definizione legate al territorio e che da esso traggono anche parte della loro connotazione e particolarità, qualunque iniziativa di marketing che le riguardi non può prescindere dalla promozione preventiva della destinazione.
Per farlo, è necessario disporre di una buona conoscenza diretta del territorio. Rispetto al quale ci si deve sentire ambasciatori permanenti, impegnati a divulgarne le bellezze e le particolarità come a sfruttarne appieno le opportunità narrative. Che passano sui social attraverso immagini dal forte impatto visivo e storie coinvolgenti.
Attraverso lo storytelling, la narrazione di un territorio deve indirizzarsi a tutti coloro che viaggiano o desiderano viaggiare, ovvero il target più ampio che ci sia; a quelli che coltivano un sogno di viaggio e stanno pensando già ad una destinazione; a quanti sono pronti a fare un viaggio e/o ad acquistare un prodotto; a quanti hanno già prenotato il viaggio e potrebbero farlo anche in futuro, da ospiti fedeli, se ci si prenderà cura di loro.
Per quanto riguarda la promozione di Ischia e Procida, il relatore ha fornito altri esempi di aspetti che si prestano ad un racconto originale ed emozionale. E le due isole ne sono largamente provviste, ben oltre la stessa conoscenza e non di rado la consapevolezza degli stessi isolani, anche se negli anni recenti la coscienza del valore dei luoghi sta aumentando.
Ma siamo certi che stiamo davvero sfruttando il potenziale turistico delle isole che rappresentiamo? C’è ancora molto da fare, sebbene stia crescendo la consapevolezza dell’importanza della narrazione del territorio per raggiungere una clientela di qualità, in un’ottica di ecosostenibilità, che è un altro elemento ormai irrinunciabile della comunicazione. D’altra parte, Ischia e Procida possono contare su una grande varietà di richiami, che si prestano ad essere raccontati, e che sono in gran parte ancora misconosciuti. Richiami utili ad allungare la stagione turistica, spendibili presso un’amplissima platea di potenziali ospiti delle più varie provenienze. Attrattori presenti sul territorio isolano e nel mare ricco di biodiversità tutelato e valorizzato dal Regno di Nettuno, di cui Raicaldo ha portato come esempi alcune campagne di promozione/sensibilizzazione realizzate negli ultimi anni, comprese le iniziative concretizzate anche durante il lockdown, che hanno ottenuto una buona risonanza sui social.
Oltre alla grande attenzione ai temi ambientali sia nel marketing territoriale che in quello aziendale, una comunicazione efficace si nutre di buone notizie, da evidenziare tanto più nei momenti di difficoltà. Ma prima di comunicare, ci si deve preoccupare di costruire l’identità da trasmettere e valorizzare.
Le ultime considerazioni dell’incontro sono state dedicate al progetto di Procida capitale della Cultura, di cui si tornerà a parlare anche nei prossimi appuntamenti.
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