Da oltre 20 anni non vivo più stabilmente a Vitulano, sebbene continui a considerarmi pienamente vitulanese e, un po’ come tutti i sanniti, a vantarmi delle mie origini.
Folti boschi fasciano i fianchi dei monti che s’innalzano tutt’intorno. Ben più alti del borgo di Foiano adagiato nella valle solcata dal fiume Fortore che le dà il nome.
Simile a Castel Nuovo, la grande fortezza sul mare della capitale, sebbene di dimensioni minori.
Secondo il mito, nelle sue vicinanze, in una delle grotte del Taburno, Ercole portò a buon fine una delle sue dodici fatiche, uccidendo il leone di cui da allora avrebbe vestito la pelle.
Secondo Tito Livio era un’invenzione dei Sanniti.
Sul versante meridionale del Matese, Cusano Mutri è un magnifico borgo medievale rimasto pressoché inalterato nel tempo, fatta eccezione per il castello del XIII secolo di cui restano pittoresche rovine.
La Saticula dei Sanniti domina la Valle Caudina dallo sperone di roccia che s’innalza alle falde occidentali del monte Taburno.