Con oltre 1500 chilometri quadrati di superficie il massiccio calcareo del Matese si estende a cavallo tra il Molise e la Campania e rientra nel territorio di quattro province.
Se la sua vetta più alta (il monte Miletto) s’innalza in terra molisana, è sul versante casertano che si trova quella la più elevata della Campania, La Gallinola di 1923 metri. A seguire il monte Erbano 1385 e il monte Maio.
Disposto a forma di ellisse, il massiccio montuoso si sviluppa da nord-ovest a sud-est per 74 chilometri. A nord lo delimitano i monti delle Mainarde e della Maiella, a sud il massiccio del Taburno-Camposauro del Sannio, a est la zona preappenninica molisana, mentre a ovest guarda la valle del medio Volturno, in piena Campania felix. Si presenta come un vasto altopiano carsico con due dorsali separate da una depressione centrale, nella quale si trovano i tre laghi: Matese, Gallo matese e Letino. Per la sua conformazione calcarea, il massiccio è caratterizzato dai tipici fenomeni carsici: profondi canyon e valli, grotte, crepacci, inghiottitoi e campi di doline ad alta quota. I fiumi che lo attraversano scorrono in parte all’aperto, in altri tratti si perdono negli inghiottitoi collegati a risorgenze.
Il territorio del parco campano ricade interamente nel Parco regionale del Matese.
Ph: Martina Menditto
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