A 420 metri di altezza, alle pendici del monte Pentime, terza vetta del massiccio del Taburno, s’innalza superbo il castello di Torrecuso, sovrastando il borgo che anche nel nome porta il riferimento alla sua posizione sopraelevata.
Furono i Longobardi a costruirlo, a guardia e difesa di Benevento, allora capitale del loro ducato meridionale. Una struttura triangolare con tre possenti torri, attorno alla quale si andò sviluppando il paese antico, che conserva ancora intatto il suo caratteristico impianto medievale.
Fu nel Settecento, quando era proprietà dei marchesi Cito, che il castello subì una decisiva mutazione: non più fortezza, ma moderna residenza su progetto dell’architetto di scuola vanvitelliana Barba.
Il bel Palazzo Caracciolo-Cito, dai cui terrazzi si gode la vista di panorami incantevoli, ottimamente restaurato, oggi è in parte sede del Comune di Torrecuso, mentre i rimanenti spazi ospitano la Filiera enogastronomica del Sannio e la Scuola del gusto dei prodotti tipici locali.
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