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Dall’alto dei campanili ai lati della facciata neoclassica della cattedrale intitolata alla Madonna Assunta, le statue dei patroni dominano la grande piazza, cuore della città di Nola.
In origine era solo un pane schiacciato e condito con i più diversi ingredienti, a seconda della disponibilità.
Un gioiello consegnato dalla storia. A Padula, nel cuore del Vallo di Diano, si trova uno tra i più importanti monasteri del Vecchio Continente, di sicuro il più vasto.
E’ l’altura che dona la visuale più ampia e bella sulla Campania Felix. Anche senza raggiungerne la sommità.
Col fiato sospeso, fino all’ultimo. Tutti in attesa: re Ferdinando, la corte e una folla che si era raccolta per la grande occasione.
Parte integrante del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano a cui sono stati aggiunti in seguito, gli Alburni sono un massiccio montuoso tra la valle del Sele e la valle del Tanagro.
Da sette secoli è meta di pellegrinaggi tra l’ultima domenica di maggio e la prima di ottobre.
Sono tornati alla luce dei blocchi di calcare locale che appartenevano all’antica Porta Aurea, l’unica distrutta delle quattro grandi porte di accesso all’antica Poseidonia, la nuova città dedicata a Posidone, che i Greci di Sibari fondarono nella piana del Sele nel 600 a.C.
Una scoperta casuale, come la maggior parte di quelle che fin dal Settecento hanno restituito i tesori archeologici all’ombra del Vesuvio.
Gli scavi alla ricerca dell’antica Ercolano sepolta dall’eruzione del 79 d.C. furono avviati nel 1738, ma la fama della città uscita dal fango fu ben presto soppiantata da quella di Pompei che dista poco meno di 20 chilometri.
Pompei sorge su un altopiano a 30 metri sul livello del mare ed a breve distanza dalla foce del fiume Sarno.
Un edificio sacro e uno scrigno d’arte, la magnifica chiesa di Santa Sofia.
L ’immaginario del viaggiatore contemporaneo si perde nei vicoli, dopo aver attraversato piazza del Plebiscito, sfiorando il Palazzo Reale, il Teatro San Carlo, e via Toledo, puntando qua e là alle sorprendenti macchie di verde di Capodimonte, agli orti e ai parchi posillipini e alle falesie costiere di tufo giallo.
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