Fu il rito della “primavera sacra” a dare inizio al nuovo popolo, i Sanniti. Sabini di origine, intorno al VII-VI secolo a.C. si spostarono dalla loro terra per andare a colonizzare nuovi territori, più a sud, lungo l’Appennino.

Secondo la leggenda, fu un toro a guidarli dove vivevano già gli Opici, che parlavano come loro la lingua osca. E lì si insediarono, tra gli odierni  Abruzzo, Molise e la parte nord-orientale della Campania. Da quella nuova terra, che da loro prese il nome di Sannio, iniziarono una progressiva espansione verso la zona costiera, con l’occupazione di Capua e di Cuma. Fu questo che, nella seconda metà del IV secolo a.C.,  li portò a scontrarsi con Roma, anch’essa in fase espansiva, nelle tre guerre sannitiche. Le quattro tribù riunite nella Lega sannitica, seppure alla fine sconfitte, diedero filo da torcere ai Romani, infliggendo loro nel 321 a.C.la sconfitta della Forche Caudine, nella valle vicina alla loro capitale Caudium.

Sottomessa dai Romani cinquant’anni dopo la colonia di Benevento, i Sanniti continuarono a opporsi a Roma nelle guerre contro Pirro e i Cartaginesi e nella guerra sociale. 

All’inizio dell’impero, con il riordino amministrativo deciso da Augusto, il Sannio entrò a far parte della Regio IV Samnium a cui restò assegnato anche nelle successive revisioni. Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente, anche il Sannio non fu risparmiato dal conflitto tra Goti e Bizantini, concluso con la vittoria di questi ultimi, il cui dominio però ebbe breve durata. Già nel 570 calarono da nord i Longobardi, che si stanziarono nel territorio su cui costituirono il Ducato di Benevento, capace di guadagnarsi una notevole autonomia dal regno settentrionale con capitale a Pavia. Un potere solido, quello dei Longobardi di Benevento, che non fu scalfito dalla contrapposizione storica contro i Bizantini, a cui sottrassero progressivamente ampi territori. Così, quando il regno longobardo del nord fu conquistato da Carlo Magnonel 774, a sud il duca Arechi II  trasformò il ducato in principato, proseguendone il consolidamento. E nel IX secolo il principato raggiunse la sua massima espansione, controllando gran parte dell’Italia meridionale.

Il declino arrivò nei primi decenni dell’XI secolo, che aprì le porte alla conquista dei Normanni. Fu Roberto il Guiscardoa prendere possesso di Benevento nel 1053, dichiarandone la sudditanza allo Stato Pontificio. Sotto il cui dominio la città e i dintorni rimasero, tranne un’interruzione in epoca napoleonica, fino al 3 settembre 1860, quando la città entrò a far parte del nuovo Regno d’Italia.. Mentre il resto del Sannio, dopo la dominazione normanna, fu integrato in età angioina nel Regno di Napoli, di cui seguì le vicissitudini, e poi nel Regno delle Due Sicilie, fino all’avvento del Regno d’Italia. Tramontato nei primi anni dello Stato unitario il progetto di costituire la Regione del Sannio, fu istituita invece la provincia di Benevento.

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