Dopo la prolungata chiusura del lockdown, il Parco Archeologico di Pompei è di nuovo aperto al pubblico. Con tutte le accortezze utili a rispettare le direttive antiCovid, a cominciare dalla sanificazione del sito, per proseguire con la presenza del termoscanner all’ingresso per la rilevazione della temperatura corporea dei visitatori, che avranno a disposizione gel disinfettanti e dovranno indossare obbligatoriamente la mascherina. Si entrerà in gruppi limitati, di 40 persone ogni 15 minuti, in modo da garantire una serena e sicura fruizione degli scavi patrimonio Unesco e seconda meta turistica archeologica in Italia dopo il Colosseo. 

La riapertura riserva una importante novità. Entra nell’itinerario la Casa dei Cornelii, appena restaurata, che si apriva proprio di fronte a una delle terme più famose della città, le Stabiane. Si tratta di una delle domus che erano tappa imprescindibile della visita a Pompei già nell’Ottocento, apprezzata per le sculture che adornavano l'atrio e che ora sono custodite nei Granai del Foro, oltre che per il magnifico peristilio dalle colonne in stile dorico, che incorniciano il giardino con la fontana. Nell’atrio della casa si trovava allora anche il busto-ritratto del suo proprietario, Caius Cornelius Rufus, oggi conservato nell'Antiquarium di Pompei.

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