Da Napoli, percorrendo l’antica via Reggia di Portici conosciuta come la Strada del Miglio d’Oro si arriva a Ercolano, che è la prima porta verso il Parco Nazionale del Vesuvio.
I crinali del vulcano si possono esplorare con l’ausilio di guide esperte attraverso una rete di sentieri che consentono di apprezzare un’infinità di specie arboree e floreali della macchia mediterranea (900 specie autoctone), ma anche le colate laviche che si sono stratificate nel tempo, in seguito alle eruzioni, a partire da quella del 79 descritta da Plinio@ che seppellì Ercolano e Pompei, a quelle del 1631, 1737, 1794, 1822, 1906 fino all’ultima del 1944. Grazie ai segni tangibili di quelle colate (la pietra lavica), lungo la strada che conduce al cratere, dal 2005 il Vesuvio si è trasformato, di fatto, in un museo a cielo aperto non solo per il bellissimo paesaggio e per i formidabili rimandi storici, mitologici, ma anche perché i tornanti che portano al Gran Cono (1282 metri sul livello del mare con un diametro di 700 metri, profondo 230) ospitano gigantesche sculture di dieci grandi artisti, molto apprezzati sulla scena internazionale, che hanno lavorato con perizia e inventiva proprio la pietra lavica. Una mostra permanente della lava vulcanica vesuviana che è anche un paradigma della sapienza del fare. «La creatività degli artisti ha trovato una simbiosi perfetta, molto più di una collaborazione, negli scalpellini vesuviani, artisti del taglio della pietra e conoscitori delle energie interne che ogni pezzo di pietra porta con sé», come ha scritto Jean-Noël Schifano nel delineare le caratteristiche di questo progetto unico al mondo.
Uno dei luoghi più caratteristici di Ercolano è il mercato di Resina, tra botteghe artigiane e negozi specializzati in abiti usati: è tra i più grandi d’Italia. Sul Corso Resina si incontrano alcune delle più belle ville del Miglio d’Oro, le dimore aristocratiche costruite nel secolo XVIII: in totale sono ben 122 quelle censite tra San Giovanni a Teduccio fino a Torre del Greco. Tra queste, una tra le più note è Villa Campolieto.
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