POMPEI E VESUVIO
Il pennacchio di fumo grigio sul Vesuvio, il vulcano ammaliante che svetta sulle vedute del Golfo partenopeo è sparito da un bel po’. Ma l’imponenza del cono che si specchia nel mare, all’alba o al tramonto, abbaglia lo sguardo che poi si perde nella brulicante teoria della fascia metropolitana, scivola sulla lava levigata, e s’insinua tra i boschi fitti, le colline agricole e i vigneti dorati che coronano la montagna. Da questa visione si sprigiona un’idea di complessità affascinante perché, oltre l’icona e il mito, oltre la pittura e la poesia, si percepisce un patrimonio territoriale ricchissimo di sorprese da conoscere con una sensibilità nuova, e da valorizzare in modo compiuto.
LA MULTIFORME CAPITALE DEL SUD
NEL DOMINIO DEL VULCANO GENERATORE
LA RINASCITA DELLE CITTA' ANTICHE
PIENNOLI DI POMODORI E ALBICOCCHE DORATE