Il Palazzo Reale è il simbolo della grandezza spagnola e fu costruito, su disegno del grande architetto Domenico Fontana, in un luogo strategico, non lontano dal porto e di fronte a una spianata perfetta per le parate militari e i grandi raduni di popolo.

Era il 1600 e due anni prima Fernandez Ruiz de Castro era stato nominato viceré di Napoli da Filippo III.

La facciata principale (di 169 metri), il cortile e parte degli interni conservano l’impianto del ‘600, ma nel tempo si sono ripetuti numerosi interventi di modifica, sotto i Borbone e fino al periodo napoleonico con Gioacchino Murat, per oltre duecento anni, con il coinvolgimento di altri notissimi architetti quali Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga. Nel 1734 Napoli divenne la capitale del Regno delle Due Sicilie e fu Ferdinando IV a dare un impulso forte al completamento del palazzo facendo costruire il Teatrino di corte, realizzato nel 1768 proprio da Ferdinando Fuga, e il braccio orientale, che è adibito dal 1927 a Biblioteca Nazionale. Percorrendo la Sala del Trono, la Sala degli Ambasciatori, la Cappella reale, si entra in un contesto di sfarzosità settecentesca: mobilio lavorato dagli ebanisti napoletani, arredi, tappeti e arazzi di fattura francese e della Reale Arazzeria di Napoli, dipinti del ‘500 e del ‘600 e opere pittoriche del periodo caravaggesco, porcellane, suppellettili e manufatti artistici di assoluto valore.

Il Giardino pensile
L’originario Giardino del Belvedere fu allestito a metà Seicento su un ampio terrazzo collocato intorno al nuovo appartamento della viceregina Ana Fernandez de Cordoba. Con gli interventi di ristrutturazione promossi con l’avvento di Carlo di Borbone, anche il giardino sul terrazzo fu rivisitato e ornato con busti, vasi da fiori e una fontana centrale. Nell’Ottocento avvenne la definitiva risistemazione delle aiole con l’aggiunta di altri elementi decorativi secondo il progetto di Gaetano Genovese. Il recente restauro ha curato anche il recupero dell’assetto e delle specie botaniche originarie.
 
La Galleria del tempo
Nello spazio appena restaurato delle settecentesche Scuderie Borboniche è stato creato un intrigante itinerario multimediale, ricco di stimoli e suggestioni culturali, che attraversa venticinque secoli di storia di Napoli, dall’epoca greco-romana al riconoscimento del centro cittadino come patrimonio Unesco nel Novecento, valorizzando i personaggi più significativi delle varie epoche e riproducendo le atmosfere di luoghi e monumenti, anche con l’ausilio di opere d’arte.



Informazioni utili: 
Orari appartamento storico: 9.00 - 20.00 (chiuso: mercoledì, 25 dicembre e il 1° gennaio)
Orari Galleria del Tempo: 14.30 - 19.00 (chiuso: mercoledì, 25 dicembre e 1° gennaio) 
Orari Giardino Pensile: accesso senza guida (durata 15 minuti): lun-mar-gio-ven. 11.00, 12.00, 13.00 e 15.15, sab. 13.00 e 14.30, dom. 15.15.
Visite guidate (durata 40 minuti): sab. 11.00, 12.00, 15.30 e 16.15 - dom. e giorni festivi 11.00, 11.45 e 12.30.
Dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 11.00 solo per gruppi scolastici o di adulti su prenotazione 
Biglietto intero: € 10 
Biglietto ridotto: € 2