L’ordine era stato chiaro e implacabile: tutti i raccolti e le scorte di cibo dovevano essere trovati e distrutti. I contadini e gli abitanti della città di Cava, ridotti alla fame e privati delle risorse per sopravvivere, non avrebbero potuto resistere più a lungo e sarebbe stata così fiaccata e vinta ogni loro resistenza.
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Re Ferrante volle ricompensarli ugualmente, attribuendo a Cava il titolo di Fedelissima con vari altri privilegi, tra i quali l’uso dell’insegna della famiglia reale, i cui colori – rosso e oro – sono ancora presenti nello stemma comunale di Cava dei Tirreni. All’interno del palazzo municipale, c’è la Sala dove è esposta la Pergamena bianca e campeggia una grande tela di Clemente Tafuri, che ne raffigura la solenne consegna nelle mani del Sindaco Scannapieco il 4 settembre 1460.
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Dal 1974, ogni anno, nella prima domenica di luglio, nell’ambito della Settimana rinascimentale, lo stadio di Cava dei Tirreni fa da cornice alla Disfida dei Trombonieri per conquistare la Pergamena bianca. Trentasei trombonieri o pistonieri gareggiano a colpi dei particolari archibugi, detti appunto tromboni, costruiti da artigiani di Cava nel XVI secolo. A contendersi il premio, consistente in una copia in argento della famosa pergamena, sono i rappresentanti dei quattro distretti di Cava: Sant’Adiutore, Metelliano, Corpo di Cava e Pasculano. Chi vince, aprirà l’anno seguente il sontuoso corteo storico con oltre mille figuranti, che si svolge per le strade cittadine sempre durante la Settimana rinascimentale.
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