Nel Cilento meridionale, nell’entroterra del Golfo di Policastro, c’è un sito di altissimo valore ambientale che si identifica con il bacino idrografico del fiume Bussento.

A renderlo ancora più speciale e unico è che, ad una parte emersa, ne corrisponde un’altra sotterranea. Una particolarità che è conseguenza di un fenomeno carsico collegato proprio alla presenza del fiume, che scorre in parte sottoterra, prima di riemergere nel territorio del Comune di Morigerati e proseguire il suo corso. E’ un percorso splendido, quello che si snoda dal centro storico di Morigerati, passando attraverso un canyon scavato dal fiume e attraversato da due ponticelli di legno, per poi raggiungere una gola con scenografiche cascatelle e rapide. Fino alla grotta che si apre nel punto in cui il fiume riemerge dalla terra.

Per le sue caratteristiche, tutta l’area, che è all’interno del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è un’oasi WWF, dove si sta portando avanti il più importante progetto per la tutela della biodiversità in Italia. E il patrimonio vegetale e animale della zona, grotte comprese, è davvero straordinario. La flora è ovunque ricca di specie e lussureggiante: dalla gola del fiume, con muschi, felci, pioppi e ontani, alla valle a nord ovest, dov’è una rigogliosa lecceta, ai boschi di roverelle, lecci, frassini e carpini. E nei punti più favorevoli dal punto di vista climatico, contribuisce alla varietà della flora anche la ricca macchia mediterranea. Rimarchevole anche la fauna: dalle salamandre alle lontre, entrambe specie a rischio di estinzione; dai gatti selvatici e lupi ai rapaci, con il raro Biancone che mangia rettili; dagli anfibi alle tante specie di uccelli, tra le quali numerosi rapaci rari e a rischio estinzione. E non manca la fauna acquatica. Il fiume è popolato da trote, gamberi e granchi.

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