La lunga tradizione marinara e il legame osmotico con il mare dei procidani si riflettono in una gastronomia di cui sono protagonisti i prodotti ittici appena pescati.
A Procida ci sono una decina di pescherecci che, ogni giorno, scaricano sull’isola diversi quintali di pescato: alici, polpi e pregiatissime mazzancolle, orate, spigole, frutti di mare, crostacei e moltissime altre tipologie e varietà. Il ricettario è molto variegato, ed evoca curiose tradizioni. In tempi di miseria, quando non ci si poteva permettere neppure l’acquisto dei pescetti più modesti, fu inventato un piatto emblematico, il “pesce fjiuto”, ovvero una zuppa di pesce dalla quale il pesce “fugge” dalla pentola: aglio, prezzemolo, pomodorino, olio, e tanto peperoncino che si mettono a bollire e poi si versano sul pane raffermo. Quasi a dire: «acqua calda con desiderio di pesce!».
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