Sostenevano gli antichi che il contatto con l’acqua del Sele trasformasse ogni cosa in pietra. La prima constatazione delle particolari proprietà che in quella zona caratterizzavano non l’acqua del fiume, bensì le sorgenti termominerali presenti nella località che ha preso il nome di Bagni di Contursi, a sud e a valle della collina della città, in piena riserva fluviale con la sua vegetazione lussureggiante di pioppi bianchi, salici e lecci.
Ai Romani non erano sfuggite le loro proprietà curative, citate da Virgilio, Strabone e Plinio il Vecchio. Sono ben undici le sorgenti che dispensano salute e benessere ai frequentatori degli stabilimenti termali e delle spa di Contursi. Sulfuree e carbonato calciche, le acque di diverse gradazioni sono utilizzate per la fangoterapia, la bagnoterapia, le cure idropiniche e l’aerosol. Ciascuna sorgente ha caratteristiche peculiari, particolarmente indicate per specifiche patologie (dell’apparato respiratorio, gastrointestinale, genitale, dermatiti, artriti e artrosi), per la riabilitazione dopo traumi, per la cura della pelle e per il wellness.
Nel Novecento, la valorizzazione della risorsa termale ha portato alla realizzazione di strutture termali dotate di piscine e di centri benessere all’avanguardia, inserite in un ambiente naturale pressochè incontaminato, ideale cornice per soggiorni rigeneranti, all’insegna della cura della salute e del pieno recupero dell’equilibrio psico-fisico.
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