Nella veduta dall’alto di Salerno, si distingue nella distesa di tetti rossi della città medievale con la sua cupola di maiolica gialla e azzurra.
È la Chiesa della Santissima Annunziata, parrocchia di Santa Trofimena, nel rione Fornelle, dov’era l’antica Porta Catena, principale accesso alla città da Napoli e dalla Costiera Amalfitana. Fu costruita nel sito di un preesistente edificio sacro e la prima testimonianza della sua esistenza risale al 1412, in un documento con cui Margherita di Durazzo trasferiva alcune proprietà alla chiesa. Quella struttura fu devastata da un’alluvione nel 1626, tanto da rendere necessario un grosso restauro, di fatto equivalente ad una ricostruzione, completata l’anno seguente. Poi nell’Ottocento fu realizzata da Francesco Ragozzino la nuova facciata su via Portacatena. Sul portale spicca un tondo con un bassorilievo dell’Annunciazione, la porta è in rame sbalzato. La facciata è divisa orizzontalmente da una fascia marcapiano e presenta otto lesene verticali, che nella parte inferiore hanno capitelli ionici, mentre in quella superiore mostrano capitelli corinzi.Un timpano triangolare completa armoniosamente la struttura. Sulla quale si notano anche due nicchie vuote, dov’erano collocate originariamente le statue marmoree dell’Umiltà e della Verginità, poi spostate all’interno, ai lati dell’altare maggiore. Una magnifica opera di marmi policromi, con putti e altre ricche decorazioni, creata da Giovanni Ragozzino e suo figlio e dallo scultore Matteo Bottiglieri.
Particolarmente interessante è il campanile progettato da Ferdinando Sanfelice e realizzato all’inizio del XVIII secolo di fronte a Porta Catena. Si articola su tre ordini sovrapposti e culmina in una cuspide a pinnacolo. A completarlo c’è anche un orologio.
L’interno della chiesa a croce latina presenta una sola navata con cappelle laterali, coperta da una volta a botte. La cupola sovrasta la zona presbiteriale e è adornata da cassettoni con rose. Sopra l’altare maggiore una vetrata policroma reca al centro una grande M incoronata. L’intera chiesa è ricca di stucchi seicenteschi. Nelle cappelle laterali sono esposti dipinti di varie epoche: il Battesimo di Cristo è settecentesco, mentre sono dell’Ottocento gli affreschi di San Francesco di Paola di Luigi Montesano e un San Biagio di autore ignoto. C’è anche una statua marmorea di San Giovanni di Dio che soccorre un bambino. Nella controfacciata si trova l’unico organo neogotico italiano, di legno, costruito nel 1880 che riproduce le forme del Duomo di Milano. Nella sacrestia, gli arredi di inizio Settecento sono stati disegnati da Pietro Vinaccia e realizzati dall’intagliatore Saviotto.
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