Oggi fa terribilmente freddo, non ho acceso la stufa stamattina perché c’era il sole a scaldare la mia splendida vetrata ma non appena il sole si è nascosto dietro la nostra sontuosa torre medievale tutta la casa è diventata gelida. Mi sono affrettata a prendere la legna e subito ho acceso… Ma prima che arrivi a temperatura ci vuole un pochino di tempo e io starò qua a guardarla quasi a volerla scaldare io...
Tra le altre scelte ecologiche e sostenibili che abbiamo fatto nella nostra vita e nella nostra casa è quella del riscaldamento. Certo abbiamo anche la caldaia a gas che programmo quando non siamo in casa o programmo per la mattina così quando ci svegliamo troviamo il tepore che ci dà la carica per iniziare un’altra giornata. Quando invece sono a casa preferisco la stufa a legna: è di quelle con la caldaia che attivano i termosifoni e il termoconvettore nella vetrata. In più con questa stufa ho sempre acqua calda per i sanitari, ci posso cucinare sopra e ha anche un fornetto molto molto comodo.
Insomma oltre al calore della fiamma abbiamo dato anche un tocco di romanticismo alla nostra casetta avendo così l’atmosfera calda che ricorda le vecchie case di campagna.
Ecco, sta arrivando a temperatura, ma io sento ancora molto freddo. Sarà uno di quei pomeriggi malinconici e nostalgici. Mi siedo sulla sdraio con il mio lavoro a uncinetto che stento a finire. Forse non mi entusiasma più ma ho iniziato e devo finire.
Forse riesco a capire cosa mi succede oggi, ho freddo al cuore. Troppo tempo ormai stiamo trascorrendo chiusi in casa e lontano da chi ci ama. Troppo tempo in silenzio, in solitudine con il bisogno di abbracciare e di stare in mezzo alla gente. Questo isolamento purtroppo sta creando delle profonde cicatrici nel nostro animo e probabilmente il tempo ne cancellerà il dolore ma non il segno.
Il calore che non sento e che mi dovrebbe riscaldare il cuore non è quello del fuoco ma quello che viene da un abbraccio tanto desiderato in questo periodo storico. Un abbraccio che ha effetti benefici sul benessere psico-fisico di tutti. Quell’abbraccio che non possiamo né dare né ricevere da un anno ormai. L’abbraccio che rafforza i legami, trasmette amore, dà sostegno, accoglienza, protezione.
Mancano gli abbracci e con loro anche il calore al cuore che essi producono. Ecco da dove viene il mio freddo interiore. Devo reagire, non posso permettermi questo freddo, adesso che rientra Giuseppe lo avvertirà e non posso permettermelo, devo essere forte e proteggerlo. Devo pensare positivo. Mi do una scrollata e preparo uno spuntino e poi una cena speciale. Ieri ho confezionato della marmellata di cedri con lo stesso procedimento della marmellata di mandarini ma aumentando decisamente la quantità di zucchero da 900 grammi per 2 kg, ho messo lo stesso quantitativo tra cedro e zucchero. Farò dei cracker spalmati con formaggio morbido e una puntina di marmellata di cedro e delle freselline con olio aromatizzato al cedro. Hmmm! Ottima idea!! E per cena uno stupendo risotto leggero alla zucca
profumato al cedro, il pensiero del colore arancio già mi ritempra. Farò petto di pollo alla brace e per contorno?...
Insalata di cedro e cucunci
Mi serve un fresco contorno per il petto di pollo!!! Farò un’insalata di cedro e cucunci. Lavo un bel cedro di media grandezza lo asciugo e ne ricavo delle fettine sottili. Dissalo i cucunci tenendoli sotto acqua corrente per qualche minuto, li affetto e unisco al cedro. Condisco con sale e olio extra vergine di oliva. Bella fresca e profumata.
Olio aromatizzato al cedro
Per aromatizzare un litro di olio extravergine di oliva, ho bisogno di un paio di cedri biologici.
Il procedimento è semplicissimo e in pochissimo tempo potrò creare un olio dal sapore e dal profumo unico e delizioso. Lavo bene i cedri, li asciugo e rimuovo la scorza, la parte gialla, rimanendo in superficie e facendo attenzione a non rimuovere anche la parte bianca della buccia perché è un pochino amara. Una volta tolta la scorza la riduco in pezzetti piccolissimi che inserisco nella bottiglia, aggiungo l’olio extravergine e lascio riposare una settimana. Trascorso questo tempo necessario elimino le scorzette e l’olio sarà pronto per deliziare i palati di tutta la mia famiglia.
L’olio aromatizzato al cedro è ideale per il condimento di piatti freddi, secondi di pesce e carni arrosto ma io l’adoro anche semplicemente sulle freselline o sulle bruschette.
Risotto leggero alla zucca profumato al cedro
Inizio con il brodo vegetale: lavo, pulisco e affetto una carota, una cipolla, due gambi di sedano e un pezzetto di buccia di cedro. Metto le verdure in una casseruola e copro con acqua senza sale. Cuocio per circa un’ora con coperchio da quando inizia il bollore. A fine cottura filtro il brodo e lo mantengo in caldo.
Lavo e taglio circa 500 g di zucca ricavandone dei dadini. Trito una cipolla finemente, la metto in un tegame dove ho fatto scaldare dell’olio extra vergine di oliva e lascio soffriggere la cipolla fino a farla dorare. Dopodiché aggiungo la zucca e la faccio rosolare bene. Poi aggiungo a questo punto un po’ di brodo e porto la zucca a cottura. Ci vorranno circa 20 minuti.
In una padella ampia invece tosto 300 g riso (sto preparando per tre persone) con un filino di olio evo girandolo spesso. Sfumo con un pochino di vino bianco e mescolo in continuazione per non farlo attaccare. Quando il vino sarà evaporato verso il riso nel tegame dove ho preparato la zucca e mescolo sempre. Quando il riso inizia ad asciugarsi aggiungo altro brodo vegetale e prima del raggiungimento della cottura che impiegherà altri 20 minuti circa, aggiungo anche un bicchiere di latte intero. Regolo di sale e, a fuoco spento, aggiungo abbondante parmigiano grattugiato mantecando. Aggiungo un ultimo mestolo di latte intero e lascio rapprendere prima di impiattare il mio gustosissimo risotto. Manca l’ultimo tocco dopo aver impiattato: spolvero ancora con parmigiano e una bella grattugiata di buccia di cedro, con il calore del risotto si sprigionano gli olii essenziali della buccia e il suo profumo penetrante arriva fino al cervello facendoci pregustare un boccone davvero prelibato.
Cedro candito
Innanzitutto lavo bene, spazzolando sotto acqua fredda i cedri e poi ne ricavo le scorze. Le metto in una larga casseruola, coperte d'acqua e faccio bollire 5 minuti. Tolgo dal fuoco e lascio raffreddare nella loro acqua di cottura. A questo punto le scolo perfettamente nello scolapasta. Devono essere veramente ben scolate. Ora peso! Lo stesso peso delle scorzette, lo stesso di acqua e lo stesso di zucchero. Ad esempio un kg di scorzette scolate, un litro di acqua e un kg di zucchero. Porto a bollore l'acqua con lo zucchero, facendolo sciogliere perfettamente. Immergo le scorzette e faccio bollire 3 minuti. Spengo, lascio raffreddare e riporto a ebollizione per altri 3 minuto e lascio raffreddare per una notte intera. L’indomani riporto a ebollizione per 2 minuti ancora e faccio raffreddare. A questo punto trasferisco le scorzette, prelevandole con una pinza dallo sciroppo che si sarà formato, su carta forno, ben distanziate. Faccio asciugare in forno o nell'essiccatore a 40°C per circa 6/8 ore. Le scorzette sono pronte, le conserverò in vasi di vetro, anche per 6 mesi a temperatura ambiente. Lo sciroppo avanzato è ottimo per profumare dolci e crostate. Lo verso in un barattolo di vetro e lo conservo in frigo.
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