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«Quella strada sospesa sul magico golfo delle “Sirene” solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito». Così la definì Italo Calvino, con parole che sono poi state affidate proprio alla memoria, grazie alle maioliche decorate che s’incontrano all’inizio del cammino.

Circa otto chilometri di meraviglia lungo la dorsale dei Lattari, affacciati dal primo all’ultimo passo sulla bellezza generata dall’incontro armonioso tra terra, mare e cielo. Un vero Sentiero degli Dei, che si percorre accompagnati ovunque dalla magia del mito. Da Bomerano, frazione di Agerola, a Nocelle, una delle frazioni collinari di Positano, in sette ore tra andata e ritorno o quattro per la sola andata.

Per secoli, è stato uno dei numerosi sentieri della Costiera Amalfitana che collegavano i paesi dell’interno a quelli sul mare, permettendo lo scambio tra i prodotti dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca, ma anche di legname, materiali da costruzione e delle merci che arrivavano da ogni angolo del Mediterraneo grazie ai floridi commerci della Repubblica, poi Ducato, di Amalfi. E, infatti, il nome Sentiero degli Dei identifica due percorsi: il Sentiero Alto da Bomerano conduce fino alla Costiera Sorrentina, a Santa Maria del Castello nel territorio di Vico Equense, mentre il Sentiero Basso è quello da Bomerano a Nocelle. Inoltre, si può partire anche da Praiano o da Vettica Maggiore, ma affrontando lunghe scalinate, per passare dal livello del mare a quello dell’alta collina, per il Passo di Colle Serra.

Il Sentiero Alto è il più difficile, visto che presenta molti tratti in salita, tanto più che tra i 650 metri di Bomerano e gli oltre 600 di Santa Maria a Castello, si arriva fino agli oltre mille metri di Capo Muro.

Il Sentiero Basso, il Sentiero degli Dei “classico”, è meno impegnativo, per i vari tratti in discesa, ma è assolutamente sconsigliato a chi soffra di vertigini e comunque presenta tratti in cui è richiesta massima attenzione e anche un equipaggiamento appropriato con scarpe e bastoncini da trekking.

Il percorso, segnato dalle indicazioni del Cai, si snoda tutto tra panorami mozzafiato in un ambiente selvaggio, di natura incontaminata, tra i profumati arbusti della macchia mediterranea - lecci, corbezzoli, rosmarino, erica – e qualche vigneto di “Per ‘e palummo” ricavato tra i terrazzamenti. Non è raro imbattersi in capre e pecore al pascolo.

Partendo da Bomerano prima tappa è la Grotta del Biscotto, a 632 metri di altezza, decisamente suggestiva con i suoi anfratti e i dirupi che raggiungono i 200 metri. Nelle vicinanze e in altri punti dell’itinerario si incontrano inaspettati villaggi rupestri, rifugi scavati nelle rocce in punti impervi a picco sul mare, dove si rifugiavano le popolazioni costiere per sfuggire ai pirati.

Altro punto particolarmente spettacolare è uno sperone di roccia da cui s’innalza una guglia di roccia calcarea, nota come il Pistillo. Procedendo, si raggiunge il Colle La Serra a 578 metri, con un panorama che comprende fino ai Faraglioni di Capri. C’è un fontanile dove si può bere, come in altri punti del cammino. Lì è un bivio dal quale parte un sentiero che porta a Praiano.

Se invece si prosegue prendendo la destra in direzione nord-est, si attraversano i Cannati a 537 meli e macchia mediterranea. Qualche passo e si arriva su un terrazzino dal quale si ammira un panorama di straordinaria bellezza, che inquadra lo spettacolare insediamento di Positano.

Altro punto speciale è il cosiddetto Vallone delle Grotte, un anfiteatro pieno di grotte che arrivano fino al mare. Superati alcuni tornanti, camminando tra i fichi d’India, a 420 metri si trovano le case più alte dell’abitato di Nocelle, che segna la fine del percorso. A meno che non si voglia proseguire ancora fino al vicino Monte Pertuso.

Arrivati a Nocelle, con 300 scalini si scende alla bella spiaggia di Arienzo, mentre 1500 scalini e circa 500 metri di strada consentono di raggiungere Positano. Da lì con bus o aliscafo si arriva ad Amalfi. E per tornare al punto di partenza ad Agerola, si può usufruire di bus navetta.

Per giungere invece a Bomerano da cui inizia l’esperienza del Sentiero degli Dei, si prende la Statale 163 Amalfitana vino a Vettica Minore e poi una strada interna a tornanti che, dopo 11 chilometri, porta a Bomerano.