Una felce preistorica di grandi dimensioni che cresce in valloni ombrosi, dove il tasso di umidità è altissimo e si verificano condizioni climatiche subtropicali.
Ė la Woodwardia radicans, nota anche come felce bulbifera, una delle rarità botaniche dell’isola d’Ischia, segnalata per la prima volta nel 1838 da parte dell’insigne studioso Giovanni Gussone, botanico della corte borbonica dal 1827 al 1860. L’esperto individuò quella felce, le cui foglie superavano i due metri, in aree circoscritte e incontaminate, dove i fenomeni del vulcanesimo secondario creavano un clima favorevole alla sua vita e alla sua propagazione. E la citò, poi, nel suo volume Enumeratio plantarium vascularium in insula Inarime, pubblicato nel 1855, che rappresenta lo studio più importante e completo sulla flora isolana, comprese le specie rare o endemiche da lui scoperte nel corso delle sue assidue esplorazioni del territorio isolano, di cui era diventato un profondo conoscitore.
Dall’epoca di Gussone le stazioni di Woodwardia sull’isola d’Ischia si sono molto ridotte, ma in almeno in una di esse continua a crescere in modo spontaneo.
Inoltre, spettacolari esemplari di Woodwardia sono presenti, sull’isola, anche all’interno dei Giardini La Mortella.
In Campania, cresce in natura solo nell’amalfitana Valle delle Ferriere ed è poi coltivata presso gli Orti Botanici di Napoli e di Portici, che ebbero proprio in Giovanni Gussone uno dei loro storici artefici.